Le Borse hanno un altro fronte di cui preoccuparsi. Dopo le tensioni in Medio Oriente e in est Europa e i dubbi sulla ripresa del Vecchio continente, a pesare sui mercati sono le proteste a Hong Kong, che in prospettiva potrebbero portare a nuove impreviste tensioni tra la Cina e l’Occidente. A rimetterci sulle piazze europee - tutte negative a fine seduta - sono stati soprattutto i titoli finanziari.
Anche a Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,29%, sono state vendute a piene mani le azioni delle banche. Giù pure i titoli del lusso a causa del timore che gli scontri a Hong Kong frenino gli acquisti in Cina.
New York negativa
Wall Street sta viaggiando in calo, ampliando le perdite che nella settimana scorsa avevano portato il Dow cedere l’1%, l’S&P 500 l’1,4% e il Nasdaq l’1,5%. Gli investitori, alle prese con le crisi geopolitiche, stanno ignorando il dato su spese (+0,5%) e redditi personali (+0,3%) di agosto. I compromessi per l’acquisto di abitazioni, intanto, sono diminuiti dell’1% il mese scorso. Il risultato è inferiore alle attese degli analisti, che avevano stimato un incremento dello 0,8%.
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