Grifols è diventata grande grazie alle M&A, ma il mercato stenta ad apprezzarne i margini di crescita. Il titolo è infatti scambiato a sconto rispetto al nostro prezzo obiettivo che è di 26 euro per le azioni classe B (senza diritto di voto, isin: ES0171996004).
Leader grazie alle M&A
“Dopo l’acquisizione di Talecris nel 2011 e quella più recente del segmento della diagnostica di Novartis, la società spagnola attiva nel settore del biotech si è ritagliata una posizione da leader nel mercato mondiale delle cure attraverso le proteine derivate dal plasma”, dice Karen Andersen analista azionario di Morningstar. “L’operazione Talecris ha ampliato i confini geografici del gruppo, dando un forte impulso alle vendite negli Stati Uniti e ha aumentato il grado di diversificazione del suo portafoglio, mentre dopo l’ultimo acquisto la divisione della diagnostica rappresenta il 20% del fatturato totale del gruppo.”
Per toccare con mano gli effetti di questi investimenti, però, bisognerà attendere ancora del tempo. Grifols beneficierà della capacità di Talecris di commercializzare i suoi trattamenti, delle sinergie produttive e delle maggiori economie di scala, ma per i prossimi cinque anni gli effetti sulla profittabilità saranno ancora limitati. I nostri analisti stimano un miglioramento del margine industriale d 160 punti base, mentre i progressi del margine operativo saranno si fermeranno a soli 50 pb.
Le previsioni degli analisti
Le operazioni di M&A avranno invece un impatto immediato sul fatturato, che da qui al 2018 è visto in crescita a un tasso medio dell’8,5%, grazie soprattutto al positivo trend delle vendite negli Usa. Grazie alle nuove tecnologie i prodotti farmaceutici che si basano sull’utilizzo del plasma sono diventati più sicuri di quanto non fossero dieci anni fa e sono destinati a rappresentare nei prossimi anni l’80% circa del fatturato complessivo del gruppo.
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