I dati Usa spingono le Borse

Europa positiva grazie al rafforzamento del dollaro sull’euro che aiuta l’export dal Vecchio continente. Milano segna +1,54%. In salita i bancari e Finmeccanica. Le tensioni a Hong Kong pesano sul lusso. Crolla Wdf. New York cavalca i dati sull’occupazione americana. 

Marco Caprotti 03/10/2014 | 17:41
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Il dollaro forte fa bene alle piazze del Vecchio continente. Il dato migliore delle attese sull’occupazione Usa (calata al 5,9% con 248 mila posti di lavoro creati a settembre) ha spinto il biglietto verde (che ha toccato i nuovi massimi degli ultimi due anni contro l’euro a 1,254) e, a ruota, le Borse europee. La situazione valutaria ha avvantaggiato soprattutto i titoli delle società esportatrici.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +1,54%, hanno finito in prima fila tutti i titoli finanziari. In ripresa anche Finmeccanica. La situazione di tensione sociale e politica a Hong Kong, intanto, ha messo ancora sotto pressione il comparto lusso. Da segnalare il crollo di World Duty Free. Ieri, nel corso di una presentazione agli analisti, il management ha fornito dettagli negativi su alcuni contratti con gli aeroporti spagnoli innescando la revisione delle stime di diversi broker che hanno portato il titolo anche a essere sospeso per eccesso di ribasso.

Wall Street positiva
Wall Street sta viaggiando in rialzo, complice il rapporto sull’occupazione migliore delle stime. Ora gli operatori aspettano la riunione della Federal Reserve di fine mese per avere lumi sulla politica monetaria, visto che il tasso dei senza lavoro è sceso più velocemente delle stime della Banca centrale Usa. 

Sempre dal fronte macro è arrivata la notizia che in agosto il deficit della bilancia commerciale americana è calato leggermente a quota 40,11 miliardi di dollari. Il dato è inferiore sia a quello di luglio (40,55 miliardi) sia alle attese degli esperti (41 miliardi).

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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