Borse, l'entusiasmo non dura

In Europa cresce la volatilità sul finale. Wall Street parte bene, ma fatica a tenere il ritmo della seduta di venerdì. Milano segna -0,40%. Si risveglia il lusso. Soffrono i big del listino. 

Marco Caprotti 06/10/2014 | 17:40
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L’America ha provato a regalare un po’ di ottimismo alle Borse europee. La giornata sulle piazze del Vecchio continente ha beneficiato dei riflessi dei dati Usa sul mercato del lavoro di venerdì (il tasso di disoccupazione sceso sotto il 6% per la prima volta da metà 2008) e delle conseguenti performance di New York e di Tokyo.

Sul finale, però, i listini si sono innervositi, complice il rallentamento della Borsa americana un po’ appesantita dalle vendite sulle small cap. Sostanzialmente ignorato il calo degli ordini all’industria tedesca che, dicono gli operatori, sarebbe un tassello in più sul quale la Bce potrebbe costruire nuovi aiuti alla regione. Gli acquisti in Borsa hanno premiato il comparto chimico, l'auto e i bancari.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,40%, si è riscattato parzialmente, insieme a Moncler, il comparto lusso-moda dopo un’ottava difficile principalmente per le tensioni a Hong Kong. Brillante Sogefi che ha annunciato la fornitura di molle ammortizzatore per un prototipo Peugeot. Giù i colossi Eni ed Enel, mentre le banche hanno limato i guadagni della giornata. In calo anche gli industriali.

Wall Street rallenta
Wall Street sta viaggiando in rialzo continuando la corsa di venerdì scorso, anche se con meno vigore rispetto all’apertura. L’agenda macroeconomica odierna è praticamente vuota, motivo per cui il mercato si concentra sulle storie societarie in attesa della stagione delle trimestrali. Hilton Worldwide, ad esempio, festeggia la vendita dell'hotel newyorchese Waldorf Astoria per 1,95 miliardi di dollari. A comprare è il gruppo cinese Anbang Insurance. Walt Disney, intanto, sembra pronta a salvare la controllata parigina Euro Disney.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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