Sainsbury (SBRY) ha dato prova di poter fronteggiare la maggior concorrenza nel mercato britannico della distribuzione alimentare e continua ad essere uno dei titoli maggiormente scontati del settore.
Negli ultimi anni i discount Aldi e Lidl hanno alzato la competizione all’interno della fascia di prezzo bassa e Waitrose in quella medio/alta, ma SBRY è stata l’unica catena di alimentari tradizionale a mantenere una crescita like-for-like (al netto dell’apertura di nuovi punti vendita) positiva.
“La capacità di Sainsbury di sovraperformare i suoi diretti concorrenti riflette l’abilità dell'azienda nell’orientarsi verso una clientela più benestante, a differenza di quanto sta accadendo ad altre società come Morrison e Asda che sono costrette a competere con Aldi e Lidl per il segmento di fascia bassa. Tesco, invece, facendo forza sulla sua posizione dominante all’interno del settore, ha cercato sempre di catturare la massa della popolazione britannica, ma ora si ritrova bloccato tra i due mercati di riferimento”, dice Ken Perkins analista azionario di Morningstar. “Detto questo, se la situazione macroeconomica dovesse peggiorare e i consumi dovessero contrarsi, anche Sainsbury potrebbe essere costretta a ridurre i prezzi di vendita e a dover fronteggiare il calo dei margini di profitto”.
Per i prossimi cinque anni i nostri analisti prevedono una crescita media del fatturato del 3%, sostenuta dall’apertura di nuovi “convenience store” (punti vendita di piccole dimensioni che di solito offrono un servizio a orario continuato), che sino ad ora rappresentano solo l’1% del numero complessivo di attività di questo tipo presenti nel Regno Unito. Il margine operativo, invece, dovrebbe mantenersi stabile attorno al 4%. In base a queste previsioni, la stima del prezzo obiettivo per il titolo Sainsbury è pari a 3,35 sterline, una valutazione superiore del 20% alle attuali quotazioni di mercato che valgono alla società britannica un rating Morningstar di quattro stelle.
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