Honda spera nel deprezzamento dello yen e nella ripresa del mercato americano per proseguire sul suo cammino di crescita. Intanto il titolo continua a essere trattato a sconto. I nostri analisti valutano le azioni del gruppo giapponese 38 dollari per azione (per le stock scambiate sul Nyse di New York), oltre il 15% in più delle attuali quotazioni di Borsa.
Perché gli Usa sono determinanti
“Il calo della valuta nipponica ha fatto lievitare fatturato e utili societari negli ultimi due anni”, dice David Whiston analista azionario di Morningstar. “Nei prossimi cinque anni non ci aspettiamo ulteriori miglioramenti sotto il profilo dei tassi di cambio, tuttavia crediamo che il debutto in Nord America di un nuovo modello nel segmento berline possa contribuire a sostenere la crescita delle vendite in questo mercato”.
C’è un altro elemento che fa essere ottimisti sulle prospettive di crescita future di Honda negli Usa: il rapporto tra auto e veicoli commerciali. Nel 2003 questo era pari a 46%-54%. Ora è in perfetta parità (50%-50%). Ma la tendenza è destinata a invertirsi a favore delle automobili e questo fa pensare che, nel caso in cui la ripresa del mercato statunitense dovesse rafforzarsi, Honda potrebbe trarne un significativo vantaggio grazie alla sua offerta di veicoli con motori a basso consumo. Il beneficio per la casa giapponese sarebbe maggiore rispetto ad altre aziende del settore come Ford o General Motors, data la maggior incidenza del segmento auto sul fatturato ricavato sul mercato americano.
Honda, inoltre, produce in Nord America la quasi totalità delle vetture vendute sul mercato Usa. Questo la mette in una posizione privilegiata rispetto ad altri costruttori del Sol levante.
Le previsioni degli analisti
I nostri analisti stimano una crescita media delle vendite del 4,5% nei prossimi cinque anni e un miglioramento dei margini di profitto di circa 100 punti base. Queste stime sono sostenute dai dati del trimestre conclusosi a giugno. Il primo periodo del nuovo esercizio ha visto salire il giro d’affari dell’azienda del 5,4%, gli utili per azione del 19,6% e il risultato operativo del 7,1%. Nonostante la crescita della tassa sui consumi in Giappone, le vendite di autovetture nel mercato domestico sono cresciute del 45%.
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