Sui mercati azionari globali scarseggiano le occasioni per i gestori attivi. Secondo l’analisi di Morningstar, basata sul rapporto tra prezzo attuale dei titoli e fair value, sono pochi i paesi con quotazioni a sconto. Tra questi figurano Russia, Colombia, Brasile, Nigeria, Francia e Regno Unito. I più sopravvalutati, invece, sono Argentina, Israele, Finlandia, Indonesia, India, Belgio, Danimarca, Malaysia, Taiwan e Canada. Gli Stati Uniti sono più cari dell’Europa e dell’Asia, con un rapporto prezzo/fair value che è rispettivamente di 1,04 per i primi e 1,02 per le altre due regioni (dati al 31 agosto 2014).
Partendo da queste proiezioni, abbiamo analizzato i portafogli dei fondi azionari internazionali (distribuiti in Italia) con Analyst Rating positivo (uguale o superiore a Bronze), per vedere dove investono. Il campione comprende 124 classi, con dati aggiornati tra fine giugno e agosto 2014. L’indice preso a riferimento è l’Msci World free.
Usa in sottopeso
L’analisi mostra che Wall Street è in sottopeso rispetto al benchmark e pesa in media il 45,6% contro il 56,3%. E’ sovrappesata, invece, la Borsa di Londra, che è tra quelle più a sconto secondo le statistiche di Morningstar. Oltre la Manica, l’economia è in crescita, con un incremento che fa invidia al resto del Vecchio continente (+3,1% su base annua nel secondo trimestre), e la disoccupazione in calo. Inoltre, gli investimenti delle aziende sono in ripresa e di riflesso dovrebbe ripartire anche la spesa delle famiglie. Il resto dell’Europa sviluppata, invece, è leggermente più rappresentata rispetto all’indice di riferimento, perché i fondi hanno una maggiore esposizione alla Svizzera. In media, è sottopesato il Giappone, con grande polarizzazione, però, tra alcuni gestori che hanno posizioni nulle o quasi e altri che scommettono in modo deciso sul successo del programma governativo di riforme, noto come Abenomics.
Attrazione emergente
In media, i fondi azionari internazionali con Analyst Rating positivo hanno un’esposizione ai mercati emergenti superiore all’indice globale. Il peso è maggiore, ad esempio, per il Brasile, che presenta un rapporto prezzo/fair value di 0,97 punti, ma anche per la Cina che appare un po’ più cara. La Russia è poco presente nei portafogli degli azionari internazionali, nonostante le valutazioni interessanti. Il principale freno è rappresentato dalla crisi con l’Ucraina, che incide negativamente sulla crescita del Paese, e dalle sanzioni imposte da Mosca sulle importazioni, che potrebbero determinare un’impennata dei prezzi alimentari. Sono in leggero sovrappeso anche le Tigri asiatiche (Hong Kong, Singapore, Taiwan e Corea del sud).
Dentro i portafogli
Guardando più nel dettaglio il portafoglio dei fondi con Analyst Rating più elevato (che è Silver per quelli disponibili in Italia), emergono alcune caratteristiche distintive nelle scelte geografiche. Ad esempio, Aberdeen Global – World equity presenta storicamente un significativo sottopeso degli Stati Uniti, che però è stato ridotto negli ultimi due anni a fronte del rally di Wall Street. Franklin Global mutual discovery ha avuto un’esposizione al Regno Unito superiore alla media degli Azionari internazionali large cap value nell’ultimo triennio, con titoli detenuti da lungo tempo, come Vodafone, e apprezzati per il modello di business e la politica stabile sui dividendi. BNY Mellon Long term global equity ha, invece, puntato molto sul Giappone, allocando una quota del portafoglio del 13% in media negli ultimi tre anni. I mercati emergenti sono storicamente un’area di predilezione per Investec GSF Global strategic equity.
Dove cercare le opportunità
In generale, la ricerca Morningstar mostra che le migliori opportunità di investimento per un gestore attivo si trovano sui mercati che presentano una grande dispersione delle valutazioni dei titoli. Per contro le Borse dove le azioni hanno un rapporto tra prezzo di mercato e fair value racchiuso in un intervallo ristretto offrono meno occasioni agli investitori che vogliono battere il benchmark.
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