Fatturato in crescita e margini di profitto in salita rispetto allo scorso anno. Il gruppo farmaceutico Recordati mette agli atti un’ottima trimestrale e alza le guidance per l’esercizio in corso dell’utile operativo (da 220 a 230 milioni) e dell’utile netto (da 150 a 160 milioni). Il mercato ha accolto favorevolmente questi dati, facendo lievitare il prezzo delle azioni di oltre il 3%, ma a nostro avviso il titolo è scambiato con un premio di circa il 14% rispetto al nostro prezzo obiettivo che è pari a 11,68 euro (la valutazione si basa sulla metodologia Morningstar del rating quantitativo, che deriva l’obiettivo di prezzo, i giudizi sul posizionamento settoriale dell’azienda e sulla volatilità dall’utilizzo di un modello statistico).
I ricavi aziendali hanno toccato quota 742 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno, in progresso del 5,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio. Determinante, in questo senso, è stata la performance dei mercati internazionali (+8,1%), mentre quello interno (-1,6% nei primi nove mesi) ha sofferto un terzo trimestre deludente (-4,6%). Le attività del gruppo italiano, che produce e commercializza farmaci sia di sua proprietà che sotto licenza, sono fortemente concentrate nel Vecchio continente dal quale ricava i tre quarti del suo giro d’affari complessivo (l’Italia pesa per il 22%).
Salgono i margini di profitto
Buoni segnali arrivano anche dalla gestione operativa. Il gross margin (margine industriale) è salito rispetto ai primi nove mesi del 2013 di ben 150 punti base (dal 65,5% al 67%) per effetto del maggior peso in portafoglio dei prodotti a più alto valore aggiunto. Questo, insieme alla compressione dei costi di vendita prodotta dalle sinergie con le ultime aziende acquisite, ha permesso di finanziare gli investimenti per ricerca e sviluppo oltre che di migliorare di 320 punti base il risultato del margine operativo (pari al 24,3%).
L’elevata profittabilità dell’azienda è indice di una posizione di vantaggio all’intero del settore (Economic Moat), frutto dei suoi brevetti e dei diritti di licenza, mentre le nostre stime indicano come la sua situazione finanziaria sia ancora migliorabile, nonostante negli ultimi nove mesi si sia registrata una crescita della liquidità e un calo dei debiti a breve.
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