Twitter crolla in Borsa dopo la trimestrale, ma per i nostri analisti il titolo continua a essere scambiato a prezzi troppo alti rispetto al nostro fair value che resta fermo a 39 dollari per azione.
Il social network è uscito con le ossa rotte dopo la pubblicazione degli ultimi conti. A fine giornata il passivo è stato del 9,8%. Questo nonostante i dati abbiano mostrato una forte crescita del fatturato (+114%) e il management abbia alzato le stime sui ricavi di fine esercizio nella forbice tra 1,365 e 1,465 miliardi di dollari.
Più utenti, più pubblicità
Le entrate pubblicitarie, il principale driver dello sviluppo del suo business, sono salite del 104%, ma il gruppo statunitense ha pagato in Borsa il rallentamento della crescita del numero medio dei suoi utenti attivi mensilmente. “Il progresso rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato del 24% e in base alle nostre stime Twitter potrebbe superare la soglia critica di un miliardo di utenti solo nel prossimo decennio,” dice Rick Summer analista azionario di Morningstar. “Questa è la vera risorsa dell’azienda, poiché da essa discendono gli incassi pubblicitari. Il loro rallentamento, quindi, alimenta i dubbi del mercato sulle prospettive di crescita future dell’azienda”.
I nostri analisti mantengono invariate le previsioni per i prossimi cinque anni: il fatturato dovrebbe registrare un progresso medio annuo del 64% e un miglioramento dell’utile operativo che da un passivo di circa 650 milioni di dollari del 2013 dovrebbe superare il miliardo di dollari entro il 2018. Twitter ha un numero molto elevato di user (271 milioni), nonostante la sua natura di piattaforma media. Il rischio maggiore, però, è che gli elevati contenuti pubblicitari presenti sul social network possano portare alla fuga di utenti.
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