L’entusiasmo in Borsa lascia il posto alla cautela. Dopo gli acquisti di venerdì scorso dovuti alle nuove misure di allentamento monetario da parte della Bank of Japan, gli investitori hanno dovuto fare i conti con una serie di dati macroeconomici che dimostrano il rallentamento della Cina. Questo, insieme alla lieve revisione al ribasso dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona a ottobre (a 50,6 punti), ha fatto chiudere con il segno meno le Borse continentali. L’attenzione degli operatori ora è per la riunione di giovedì della Banca centrale europea.
Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -2,1%, è stata appesantita dalla cattiva performance di energetici e utility. Male Moncler, penalizzata dal giudizio di Exane sul secondo semestre e dalle accuse di sfruttamento degli animali (respinte dall'azienda) emerse nella trasmissione tv Report andata in onda ieri sera. In luce, invece, Mps che rimbalza dopo il -40% in una settimana e all'indomani dell'annuncio del progetto di ricapitalizzazione da 2,1 miliardi allo studio. Il socio Axa sarebbe disponibile a sottoscrivere la propria quota.
New York nervosa
A New York, dopo avere archiviato un mese di salite, gli indici di Wall Street iniziano novembre all'insegna dell'incertezza. Il focus in Usa questa settimana sarà sull’agenda macro, sui discorsi di ben otto membri della Federal Reserve (incluso il governatore Janet Yellen) e sulle elezioni di medio termine di domani (una vittoria al Senato dei repubblicani, data per probabile, è vista positivamente dagli investitori).
Dal fronte macro è arrivata la notizia che l’indice Ism manifatturiero è salito in ottobre a 59 punti dai 56,6 di settembre. Il dato è migliore delle attese degli analisti che si attendevano un lieve ribasso a quota 56 punti. Le spese per costruzioni, sempre due mesi fa, sono diminuite dello 0,4% mensile. Il dato è peggiore delle attese. Le stime parlavano di un incremento dello 0,8%. E' stato tuttavia rivisto al rialzo il dato di agosto, a -0,5% dal -0,8% annunciato in precedenza.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.