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Le Borse sperano nella Bce

Europa positiva. Il tagli alle stime di crescita, dicono gli operatori, potrebbero spingere la Banca centrale a sostenere l'economia. A Milano salgono Telecom e Carige. Debole Yoox. New York festeggia la vittoria dei repubblicani alle elezioni di medio termine. 

Marco Caprotti 05/11/2014 | 12:53
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Prosegue con il segno più la seduta delle Borse europee. Ieri la Commissione europea ha tagliato le stime di crescita della zona euro e questo, unito al forte ribasso del prezzo del petrolio, ha contribuito a generare le vendite sui listini europei.

Oggi si tenta il recupero anche perché, secondo alcuni analisti, i segnali poco incoraggianti arrivati da Bruxelles possono avere come contraltare il fatto che la Banca centrale europea sarà costretta a sostenere l'economia più a lungo. Gli investitori, intanto, studiano gli ultimi dati macro. Secondo Markit l'indice Pmi composito della produzione nell'Eurozona è salito a 52,1 dal 52 di settembre, ma sotto la stima flash del 23 ottobre che era a 52,2. Rimane comunque in zona espansione da 16 mesi consecutivi. A settembre, le vendite al dettaglio nella zona euro sono scese, in volume e secondo l'indice destagionalizzato, dell'1,3% congiunturale, mentre nell'Unione a 28 sono scese dell'1,2% (fonte: Eurostat)

A Milano Telecom Italia recupera rispetto al calo della vigilia (-2,78%), dopo la pubblicazione dei conti di Tim Partecipacoes e mentre si torna a parlare di un possibile matrimonio tra la brasiliana Oi e Tim Brasil (controllata del gruppo italiano). Banca Carige sta recuperando terreno dopo le forti perdite innescate dall'esito degli stress test, che hanno visto la bocciatura dell'istituto e l'indicazione di un bisogno di capitale di 814 milioni di euro. Nel frattempo, il mercato si interroga sulle opzioni che la banca si trova di fronte, quando si inseguono i rumor su possibili nuovi investitori. Debole Yoox, in attesa dei risultati trimestrali che saranno comunicati a Borsa chiusa.

New York positiva
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall street aprirà con il segno più. A spingere gli acquisti, dicono gli analisti, è la vittoria del Partito repubblicano (che tradizionalmente promuove politiche più vantaggiose per le aziende) alle elezioni di medio termine. A questo si uniscono la buona situazione mostrata dalle trimestrali e dai dati macro.  

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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