Le Borse non si sono perse d’animo. Lo spunto messo a segno dai listini azionari europei nel primo pomeriggio sulla scia delle parole del presidente della Bce, Mario Draghi ha mostrato fasi alterne. Ma alla fine, grazie a un colpo di reni, le piazze del Vecchio continente hanno chiuso quasi tutte in territorio positivo.
Gli indici, che avevano beneficiato della disponibilità della Bce a mettere in campo nuove misure non convenzionali se necessario, hanno perso un po’ di verve dopo le dichiarazioni poco incoraggianti di Draghi sullo stato di salute dell’economia dell’Eurozona. Il numero uno dell’Eurotower ha infatti sottolineato che il ritmo della crescita è in fase di indebolimento e che la ripresa è modesta.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,73%, le vendite hanno colpito le banche all'indomani dell'annuncio dell'aumento di capitale fino a 2,5 miliardi di Mps. Yoox ha chiuso in calo all'indomani della pubblicazione dei conti dei primi nove mesi archiviati con un utile di 4,6 milioni in progresso del 29,6%. Il mercato si aspettava di più. Bene Finmeccanica, spinta dai conti del terzo trimestre.
Wall Street nervosa
Wall Street viaggia incerta all’indomani di una seduta in cui Dow Jones e S&P 500 avevano messo a segno rispettivamente il ventesimo e trentaseiesimo record dell'anno. Il mercato tenta di prendere una direzione dopo le parole di Mario Draghi. L'azionario trova così nuovi spunti operativi (al rialzo e al ribasso) dopo che venerdì la Bank of Japan ha annunciato a sorpresa nuove misure di allentamento monetario. A livello domestico, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione e la produttività nel terzo trimestre sono state migliori delle stime.
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