I dati americani sull’occupazione hanno preso in contropiede le Borse. Quelle europee hanno chiuso al ribasso una giornata piatta passata in attesa di avere notizie dagli Usa. Dai dati è emerso che negli Stati Uniti sono stati creati meno posti di lavoro delle stime, ma che il tasso di disoccupazione è sceso al 5,8% contro attese per un dato invariato al 5,9%. Sui mercati azionari del Vecchio continente hanno prevalso le vendite sul settore bancario (-1,3% l'Eurostoxx600 di settore).
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,98%, ne hanno fatto le spese soprattutto le Popolari. In calo anche Unicredit. Fra gli andamenti positivi spiccano quello di Autogrill (grazie ai nuovi contratti aeroportuali che rafforzano la presenza in Uk) e quello di Prysmian (sulla scia della trimestrale e della conferma delle indicazioni sugli utili 2014). Tonfo per Cattolica, che lunedì avvierà l'aumento di capitale da 500 milioni con uno sconto del 37% sul prezzo teorico per azione ex diritto. Seduta di forti rialzi, invece, per Snai che ha sorpreso gli operatori con i conti dei primi nove mesi.
New York negativa
Wall Street sta viaggiando contrastata all’indomani di una seduta record e a seguito del rapporto sul lavoro di ottobre. L’impressione è che la Federal Reserve non abbia ragione di alzare a breve i tassi di interesse visto che dal lato dell’occupazione ci sono ancora debolezze. Intanto, nel corso di una conferenza presso la Banque de France intitolata “Central Banking: The Way Forward?”, il numero uno della Fed, Janet Yellen, ha spiegato che una politica monetaria di sostegno resta necessaria data la ripresa economica lenta e squilibrata.
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