Expeditors International ha superato le difficoltà del settore del trasporto merci degli ultimi due anni e ora punta a sfruttare la ripresa delle attività commerciali fra Usa e Europa e i paesi asiatici. Nell’ultimo mese il titolo ha guadagnato il 14%, sovraperformando largamente il mercato di riferimento (Nasdaq), ma ora è scambiato su prezzi di poco inferiori al nostro fair value pari a 47 dollari. Per questo è preferibile mantenere un atteggiamento prudente.
Le previsioni degli analisti
Nelle nostre stime ipotizziamo una crescita media del fatturato del 7%. Il segmento del trasporto aereo contribuirà a questo trend grazie ad un progresso medio nel lungo termine attorno al 3%-4%, di poco inferiore al ritmo tenuto storicamente. Questo mezzo risente più di altri dell’andamento del ciclo economico, ma resta comunque indispensabile per garantire la fornitura di merci per molte aziende manifatturiere e retailer nei paesi occidentali. Expeditors beneficerà anche del consolidamento del settore. Molti operatori di piccole dimensioni sono infatti destinati a cedere il passo a vantaggio dei più grandi e il gruppo americano è pronto a guadagnare nuove fette di mercato. Questo, insieme all’aumento dei volumi di merce trasportati, produrrà secondo le nostre previsioni un miglioramento del margine operativo che salirà al 32% nel 2018.
La forza è nella leggerezza
La vera forza di Expeditors sta nella sua capacità di aver creato una forte e molto efficiente rete di vettori aeree, marittimi. L’azienda americana, infatti, ha una struttura molto leggera, a bassa intensità di capitale. Il suo modello di business è quello di fornire sevizi di logistica e trasporto appoggiandosi a un network di operatori terzi. Questo spiega gli alti rendimenti del capitale, gli elevati flussi di cassa generati dall’attività operativa e l’assenza di debito. Caratteristiche che a nostro avviso evidenziano una posizione di vantaggio competitivo all’interno del settore (Economic Moat).
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