I listini di Eurolandia ringraziano Mario Draghi e la Banca Popolare cinese e concludono la seduta mettendo a segno guadagni importanti. In mattinata il discorso del presidente della Banca centrale europea ha fatto partire gli acquisti. L’inflazione è ancora molto distante dall’obiettivo dell’Eurotower e Draghi ha annunciato che la Bce è pronta a ulteriori interventi sul mercato monetario per far risalire il più in fretta possibile il livello dei prezzi. La possibilità che si concretizzi anche in Europa un Quantitative easing in stile americano ha fatto salire la fiducia degli operatori sui mercati azionari.
La Cina spiazza tutti
La seconda scossa alle Borse è arrivata dall’annuncio della Banca centrale cinese di tagliare i tassi di interesse. Era dal luglio 2012 che la Cina non tagliava il costo del denaro e, dopo il negativo dato sulla produzione industriale, questa mossa fa ben sperare nella possibilità che la seconda economia del mondo possa centrare quest’anno il suo obiettivo di crescita del Pil (+7,5%). L’Eurostoxx 50 ha guadagnato il 3%. Londra ha chiuso poco sopra l'1%, mentre i listini periferici, come Madrid e Milano, sono quelli che hanno registrato i rialzi più significativi.
Milano maglia rosa
A Piazza Affari il Ftse Mib ha segnato +3,9% grazie ai forti acquisti che hanno riguardato i titoli del comparto finanziario, in particolare Mediolanum, Banco Popolare e Banca Popolare Emilia Romagna. Male Stm che paga lo scetticismo degli analisti sulla possibilità di raggiungere il target sui margini di profitto. I fatti della giornata hanno avuto forti ripercussioni anche sul mercato valutario e su quello dei bond governativi.
Wall Street ritocca i record
Avvio positivo anche per Wall Street che ha incassato favorevolmente le decisioni delle banche centrali. Gli indici dei listini newyorkesi hanno toccato nuovi record anche grazie alla buona intonazione del comparto energetico che ha beneficiato della risalita del prezzo del greggio.
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