Al giro di boa della seduta i listini di Eurolandia consolidano i guadagni. Fa eccezione Londra, che invece scende sotto la parità. Gli operatori hanno numerosi elementi positivi in base ai quali rivedere le proprie posizioni. In Cina la Banca centrale ha tagliato i tassi di interesse e il Governo di Pechino ha deciso di ridurre le imposte societarie. Interventi questi che vanno nella direzione di sostenere la crescita del Pil del paese e che hanno trainato il rally delle Borse cinesi negli ultimi giorni. In Europa, invece, tengono banco le speculazioni circa i possibili interventi straordinari promessi dal presidente della Bce, Mario Draghi.
Piazza Affari sale sopra quota 20.000
Il capo dell’Eurotower ha infatti annunciato l’intenzione di voler contrastare la bassa inflazione con tutti gli strumenti a disposizione e ora si rincorrono le voci di un possibile Quantitative easing in stile americano. Sul fronte macro, invece, si è registrato in mattinata il dato positivo dalle fiducia delle imprese tedesche. L’indice Ifo è cresciuto a novembre, rispetto al mese precedente, registrando un risultato superiore alle attese.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna +0,6% e supera quota 20.000 punti grazie alla buona intonazione dei bancari, che beneficiano del significativo calo dello spread dei decennali italiani (sotto quota 140 punti base rispetto al pari-scadenza tedesco), e di altri titoli come World Duty Free che guadagna oltre il 3%. In forte ribasso, invece, Tenaris e Terna, sulle quali pesa l’effetto negativo dello stacco cedola, e Telecom Italia. Le azioni del gruppo telefonico risentono della decisione del Cda di dare mandato al management di analizzare una possibile integrazione in Brasile con Oi e di voler presentare un’offerta per la quota di maggioranza di Metroweb.
New York positiva
L’andamento dei future a New York indica che Wall Street aprirà in rialzo. Gli indici del mercato azionario americano hanno raggiunto nuovi record dopo i guadagni realizzati nelle ultime sedute, ma gli operatori sono convinti che il miglioramento del quadro macro nel Vecchio continente, come segnalato dal dato odierno della fiducia delle imprese tedesche, e il consolidamento dell’economia americana potranno contribuire a mantenere alto l’appetito per le stock.
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