Francesco Lavecchia: Benvenuti alla Morningstar Investment Conference di Milano, sono in compagnia di Riccardo Tassi Presidente di Olidata, società italiana attiva nel settore dell’Information Technology e quotata sul listino di Borsa Italiana. Buongiorno e grazie per aver accettato il nostro invito. Tassi, il 2014 è stato un anno molto importante per Olidata non solo dal punto di vista societario, con il Gruppo Le Fonti Capital Partner che è subentrato nel capitale sociale alla cinese Acer, ma anche da quello operativo. In cosa, secondo lei, ha fallito la partnership con Acer e come, invece, aver un azionista di maggioranza come Le Fonti può sostenere il business dell’azienda?
Riccardo Tassi: Allora, diciamo che Acer è entrata in Olidata in un momento particolarmente difficile della vita dell’azienda e questo alla fine è stato un matrimonio che non è mai decollato. Non è mai decollato perché Acer non ha mai visto fino in fondo Olidata come un partner strategico per puntare al mercato italiano, ma ha sempre frequentato il mercato italiano con la duplice veste: come partner di Olidata, ma anche direttamente. Noi abbiamo fatto quest’investimento, siamo entrati in Olidata il 30 giugno scorso con un obiettivo che è quello di aver portato una diversificazione del business aziendale che è appunto l’intervento nell’efficientamento energetico, ma dall’altra parte vorremmo riportare l’azienda, che oggi si è concentrata per il 90% del suo fatturato presso la pubblica amministrazione, anche nelle piccole e medie aziende che sono sempre stato storicamente il core-business della società. Non vogliamo assolutamente fare la guerra ai grandi competitor del settore, ma riteniamo che ci possa essere una nicchia di mercato che ci permetta attraverso il servizio di riconquistare fasce di mercato.
Lavecchia: Ecco, lei ha anticipato un po’ la mia seconda domanda. Olidata ha come mercato di riferimento l’Italia, come cliente target le pubbliche amministrazioni e adesso sta via via cercando di allargare la sua offerta anche a soluzioni per l’efficientamento energetico e la digitalizzazione delle scuole. Ecco, quali sono a suo avviso le prospettive di crescita del business dell’azienda date le difficoltà che incontrano le amministrazioni locali anche a finanziare le spese di base?
Tassi: Allora, faccio una piccola premessa. Essendo entrati il 30 giugno abbiamo ridisegnato un nuovo piano strategico aziendale, abbiamo ridisegnato un nuovo piano industriale. Sulla scorta di questo, quindi diciamo sono pochissimi mesi, abbiamo un’aspettativa di crescere nelle piccole e medie imprese che avevamo proprio abbandonato, quindi è un ritorno. Lei consideri che il 92% oggi per noi è la pubblica amministrazione. Detto questo, la diversificazione nell’efficientamento energetico, va in due segmenti anche questo, quindi verso la pubblica amministrazione quindi sto parlando di lumen esterno per le municipalità ma anche va nei confronti dell’impresa.
Lavecchia: L’ultima domanda è relativa ai mercati esteri. Recentemente Olidata ha finalizzato degli accordi commerciali in America latina e lavora anche a nuove attività in Norda Africa e nell’area del Golfo. Quali opportunità vede in queste regioni e qual è più in generale la vostra strategia sui mercati esteri?
Tassi: Allora, diciamo che Olidata nella sua storia ha fatto degli interventi soprattutto in Sud America, nel Cile in particolare dove c’è ancora una filiale operativa. Quindi vorremmo nel piano del 2015 riandare ad approcciare questi mercati esteri. In particolare, come diceva lei, Sud America. Per quanto riguarda in Nord Africa abbiamo vinto alcune gare per la fornitura di computer. Vorremmo sviluppare, attraverso la società che abbiamo in Spagna, la Olidata Iberica, il mercato sia iberico ma anche magari del Nord Africa e in particolare del Marocco.
Lavecchia: Grazie per essere intervenuto. Per Morningstar, Francesco Lavecchia
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