Negli ultimi anni, la funzione di diversificazione e di protezione inflazionistica da sempre attribuita alle materie prime è stata messa in discussione. Dal 2005 in avanti, infatti, la correlazione tra le commodity e le asset class tradizionali è progressivamente aumentata, toccando il suo picco nel 2008. Si vedrà se nei prossimi anni scenderà verso le medie storiche, oppure se il cosiddetto “new normal” (la nuova normalità) abbia toccato anche questo settore.
Intanto, le prospettive per il 2015 restano piuttosto deboli. In generale, secondo l’outlook delle Banca Mondiale, l’anno prossimo i prezzi sono previsti in moderata discesa, soprattutto per quanto riguarda le commodity energentiche e il petrolio in particolare. Un elemento importante, visto che le materie prime energentiche sono quelle che pesano di più nei benchmark generici. Di solito, il natural gas è la commodity più rappresentata, anche perché resta la più utilizzata da aziende e famiglie. Inoltre, l’avvento dello shale gas (gas di scisto) negli Stati Uniti ha aumentato l’offerta e messo sotto pressione i prezzi.
Il prezzo del Brent è considerato il principale indicatore della domanda e dell’offerta nel mercato globale del petrolio greggio e tende a essere guidato dalle attività economica globale, soprattutto dei paesi OPEC, e dagli eventi geopolitici. I prezzi sono crollati a partire dall’estate 2014, a fronte di un aumento dell’offerta da parte dei produttori di shale oil statunitensi e il trend è previsto in continuazione anche nel 2015. Tuttavia, la tendenza a lungo termine per il Brent dovrebbe rimanere positiva, in quanto si tratta di risorsa esauribile, non ha sostituti immediati ed è fondamentale per il funzionamento dell’economia globale.
La domanda a lungo termine per le materie prime agricole è guidata da fattori quali la crescita della demografica e la produzione di bio-carburanti. La Banca Mondiale stima che la popolazione aumenterà di circa 2 miliardi rispetto ai livelli attuali, raggiungendo gli 8,9 miliardi entro il 2050, il che porterebbe a un aumento della domanda mondiale di materie prime agricole. Per quanto riguarda il breve periodo, molto dipende dai fattori meteorologici. Secondo la World Bank, la cosa più probabile è una flessione anche per i prezzi delle materie prime agricole; i buoni dati di raccolto dovrebbero ripetersi anche per la stagione prossima, sia pure con differenze tra i vari prodotti.
Tra i metalli, l’oro è quello che pesa di più nei diversified basket di commodity. La domanda aurifera deriva principalmente dal suo uso come materiale prezioso (per i gioielli) e come investimento. Il metallo giallo è stato storicamente considerate come riserva di valore in tempi di incertezza. Tra il 2001 e il 2011, il prezzo dell'oro è salito più di sei volte, grazie a un dollaro debole, l’aumento dell'inflazione e la diffusa incertezza economica dopo la crisi finanziaria globale. Dal 2011, i prezzi sono crollati come conseguenza alla bassa inflazione, al rally dei mercati azionari e un dollaro relativamente forte. Se, come probabile, queste condizioni macroeconomiche persisteranno, le prospettive a breve termine per l’oro appaiono fragili.
Attenzione, i replicanti dedicati alle materie prime sono quasi tutti a replica sintetica. Clicca qui per approfondire i meccanismi di questi strumenti e per capire quali sono i potenziali rischi. Clicca qui, invece, per leggere la differenza tra uno swap unfunded e uno swap funded.
ETFS All Commodities ETC
Il fondo usa la replica sintetica per tracciare il Bloomberg Commodity Index, il quale comprende 22 contratti futures. Etf Securities, la società emittente, stipula un contratto swap con Bank of America Merrill Lynch. Si tratta di un prodotto non conforme alla normativa Ucits, senza obbligo di collaterizzazione. Tuttavia, le controparti dello swap mettono a disposizione un collaterale che supera il Nav (Net asset value) dell’Etc. Le singole componenti specifiche sono limitate a 15%, mentre il singolo settore al 33%. Il benchmark viene ribilanciato annualmente. L’indice mantiene un’esposizione al settore energetico (dal 28% al 33%), l’agricoltura (dal 28% al 33%), metalli industriali (dal 15% al 18%), metalli preziosi (dal 14% a 16%), e l’allevamento (dal 4% a 6%). Oro e gas naturale sono i maggiori singoli componenti, rispettivamente al 9% al 12%. Lo commissioni annue sono pari allo 0,49%.
iShares Diversified Commodity Swap UCITS ETF
Anche questo Etf replica il Bloomberg Commodity Index. Per farlo, il fondo stipula un contratto swap con UBS. In base all'accordo, il fondo utilizza il denaro degli investitori per comprare un paniere sostituto formato da azioni prese dal DJ STOXX 1800. UBS poi si impegna a fornire la performance del benchmark di riferimento, meno le commissionil, in cambio della prestazione di tale paniere. Lo swap viene azzerato ogni volta che il suo valore di mercato raggiunge il 5% del valore patrimoniale netto del fondo. Come ulteriore livello di protezione, UBS collateralizza l’esposizione allo swap utilizzando titoli di Stato di alta qualità. Il costo annuale è dello 0,47%.
db x-trackers DBLCI - OY Balanced UCITS ETF
L’Etf usa la replica sintetica per fornire la performance del Deutsche Bank Liquid Commodity Index Optimum Yield Balanced, formato da 14 contratti futures su diverse materie prime. L’indice viene ribilanciato ogni anno per riflettere i pesi di riferimento, che sono: energia (35%), agricoltura (30%), metalli di base (18%), metalli preziosi (17%). Oro e WTI Crude sono attualmente i più grandi singoli componenti, rispettivamente al 14% e 8%. Per ottenere il rendimento dell’indice, il fondo stipula un contratto swap con Deutsche Bank. Per ridurre al minimo il rischio di controparte, lo swap è azzerato ogni volta che il suo valore di mercato raggiunge il 5% del valore del Nav del fondo. Se l’esposizione di controparte supera questo livello lo swap viene azzerato. Il Ter, indice delle commissioni, è pari a 55 punti base.
Lyxor UCITS ETF Commodities Thomson Reuters/Corecommodity CRB TR C-EUR
Per fornire il rendimento del Thomson Reuters/Jeffries CRB Index, Lyxor stipula uno swap unfunded con Societé Generale. Il benchmark utilizza contratti futures e pesa le diverse commodity a seconda della loro rilevanza economica percepita, la frequenza di negoziazione e il loro rendimento storico; viene ribilanciato mensilmente. Attualmente la ponderazione è la seguente: 39% nel settore energetico, il 41% in agricoltura, il 13% nei metalli industriali, e il 7% in metalli preziosi. Lyxor azzera quotidianamente l’esposizione al rischio controparte, il che significa che gli swap vengono resettati ogni volta che il loro valore di mercato diventa positivo. Le commissioni annue totali sono pari a 35 basis points.
RBS Market Access Rogers International Commodity Index UCITS ETF
La performance del Rogers International Commodity Index viene fornita tramite uno swap stipulato con la banca madre, The Royal Bank of Scotland. L’indice utilizza futures mensili e pondera le materie prime basandosi sul consumo mondiale di ciascuna commodity, che viene calcolati utilizzando i dati di di import/export su scala internazionale. Ad oggi, il settore energetico è il più pesante (44%), seguito dall’agricoltura (35%), metalli industriali (14%), e metalli preziosi (7%). L’indice viene ricostituito ogni anno e ribilanciato mensilmente. L’indice Ter è pari allo 0,70%.
UBS ETFs plc - CMCI Composite SF UCITS ETF
L’Etf replica sinteticamente l’UBS-Bloomberg CMCI Composite Index, il quale usa contratti futures e comprende 27 diverse materie prime. Le ponderazioni dell'indice si basano sulle informazioni di produzione e di liquidità. Attualmente, l’indice mantiene un’esposizione al settore energetico (38%), agricoltura (28%), metalli industriali (24%), metalli preziosi (5%), e bestiame (4%). UBS mira a mantenere tutte le esposizioni al rischio controparte dello swap garantite al 105% alla fine di ogni giorno lavorativo. Il paniere collaterale (formato da azioni blue chips europee e giapponesi) è tenuto in un conto separato presso State Street Bank. I dividendi del collaterale vengono reinvestiti nel fondo. Le commissioni sono pari allo 0,62%.
Alternative
Non ancora coperti dalla ricerca Morningstar, sono quotati su Borsa Italiana altri quattro replicanti che danno esposizione a indici diversificati di materie prime: db x-trackers db Commodity Booster Bloomberg UCITS ETF 2C, db x-trackers db Commodity Booster Light Energy Benchmark UCITS ETF 1C, ETFS EUR Daily Hedged Forward All Commodities DJ-UBSED-F3SM ETC e ETFS Longer Dated All Commodities GO UCITS ETF.
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