Borse positive, parola a Draghi

Eurolandia ancora sopra la parità, ma gli operatori attendono le dichiarazioni del capo dell’Eurotower. Milano segna +0,05%. In rialzo i titoli del lusso. Male gli industriali.

Francesco Lavecchia 04/12/2014 | 12:40
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Al giro di boa delle contrattazioni, i listini di Eurolandia si mantengono sopra la parità. L’attenzione degli operatori, comunque, è tutta concentrata sulle nuove mosse delle banche centrali. Nel pomeriggio sono attese le dichiarazioni dei presidenti della Banca centrale europea e della Bank of England. Dopo gli annunci di possibili interventi monetari straordinari, che tanto bene hanno fatto ai mercati, ci si aspetta che il capo dell’Eurotower dia indicazioni più precise sulle tempistiche e sugli strumenti utilizzati. Ad aggravare il contesto macro di bassa inflazione e lenta crescita economica, c’è ora anche il crollo delle quotazioni del greggio, che contribuisce a rendere l’obiettivo sull’indice dei prezzi ancora più lontano. La BoE, invece, non dovrebbe cambiare nulla riguardo la sua attuale politica monetaria, lasciando i tassi di interesse allo 0,50%. 

A Piazza Affari brilla il lusso
In evidenza le compagnie aeree Ryanair ed Easyjet. La prima ha alzato le stime sulla crescita degli utili, la seconda ha registrato una crescita dei passeggeri nel mese di novembre. Ancora in difficoltà, invece, i titoli del comparto energetico, che seguono i ribassi del prezzo del petrolio. 

A Milano, Piazza Affari segna +0,5% grazie alla buona intonazione del comparto finanziario e dei titoli del lusso. Ferragamo e Tod’s sono salite rispettivamente del 2,4% e dell’1,4%. Bene anche Azimut e Telecom Italia. In controtendenza tra i bancari Mps e Banco Popolare. Male anche gli industriali Prysmian e Cnh Industrial.

New York poco mossa
L’andamento dei future a New York indica che Wall Street potrebbe aprire leggermente mossa. Gli indici hanno ritoccato i loro record e gli operatori potrebbero approfittarne per delle prese di profitto. Il clima, comunque, è positivo. La Federal Reserve stima che l’economia americana potrà beneficiare del calo del prezzo del petrolio nella misura in cui questo contribuirà ad aumentare il reddito disponibile ai consumi. Le parole di Draghi, comunque, promettono di condizionare anche l’andamento degli scambi Oltreoceano. 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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