Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti alla Morningstar Investment Conference di Milano. Sono in compagnia di Santo Borsellino, oggi nostro ospite in veste di vice presidente di Assogestioni (oltre a essere amministratore delegato di Generali Investments Europe, Ndr). Buongiorno dott. Borsellino e grazie.
Santo Borsellino: Buongiorno, grazie a voi.
Baselli: La raccolta eccezionale del 2014 pone comunque alcuni quesiti sul comportamento che i player del settore potrebbero tenere. Ad esempio, cosa dovrebbero fare secondo lei le Sgr sul fronte del sostegno alle imprese, quindi all’economia reale?
Borsellino: La domanda è interessante, però facciamo una premessa opportuna. Il gestore di risparmio non predilige nessuna industria o settore rispetto a un altro, il gestore ha un mandato del proprio clienti e ne fa l’interesse. L’industria del risparmio gestito siede a uno snodo cruciale in quanto riesce a allocare in maniera efficiente il capitale disponibile nell’economia attraverso investimenti disponibili, facendo da complemento a sistemi di finanziamento più tradizionali come quelli bancari.
Da questo punto di vista direi che tutto quello che osserviamo a livello europeo i nuovi strumenti, ad esempio l’ELTIF (European Long-Term Investment Fund, Ndr), vanno nella giusta direzione in quanto favoriscono investimenti a medio-lungo termine, però devono trovare effettiva applicazione operativa in Italia, cosa che ancora non si è vista. Anche il recente recepimento della direttiva AIFMD (Direttiva sui Gestori di Fondi di Investimento Alternativi, Ndr) favorirà sicuramente gli investimenti alternativi. Anche qui, la cosa importante è capire come queste innovazioni verranno inserite nel nostro regolamento. La parte fiscale è molto importante in questi nuovi prodotti di mercato, così come quanto l’industria sarà recettiva in questa direzione.
Baselli: Per concludere, come secondo lei la normativa e la regolamentazione più aiutare in un ulteriore sviluppo del settore?
Borsellino: Vediamola così, ci sono due trend che sono sotto gli occhi di tutti: la dinamica del debito pubblico e la piramide demografica che come sappiamo in Italia è particolarmente sfavorevole. Questi due elementi determinano di fatto, o potenzialmente, una crescita sana di pilastri alternativi rispetto a quello pubblico di gestione delle pensioni e dei prodotti vita. Tutto questo però va accompagnato da una fiscalità che sia incentivante. Da questo punto di vista sarebbe importante avere una fiscalità progressiva inversamente proporzionale alla durata del mantenimento in vita del prodotto. Durante l’ultimo Salone del risparmio, il presidente di Assogestioni, il dott. Lombardo, ha posto proprio l’enfasi sui prodotti individuali pensionistici che potrebbero essere un perfetto esempio di come una fiscalità di quel tipo potrebbe essere applicata.
In generale, continuiamo a seguire con enorme interesse tutto il dibattito parlamentare sulle riforme, perché un paese che riesce a riformarsi diventa più competitivo, e maggiore competizione determina maggiore creazione di ricchezza, maggior risparmio e quindi più lavoro per tutti noi.
Baselli: Chiaro. Grazie ancora a Santo Borsellino.
Borsellino: Arrivederci e grazie.
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