Standard Chartered resta a sconto

Nonostante i rialzi seguiti alla decisione di tagliare la divisione equity, il titolo dell’istituto di credito britannico viaggia su quotazioni molto al di sotto del nostro fair value.

Francesco Lavecchia 12/01/2015 | 14:24
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Standard Chartered cerca di migliorare la profittabilità focalizzandosi sul core business. La decisione di razionalizzare i costi è corretta e alle attuali quotazioni il titolo risulta essere scambiato a sconto rispetto al nostro fair value.  

I dubbi sulla strategia
“La chiusura della divisione global equity (che comprende le attività di ricerca, brokeraggio e di quotazione) va nella giusta direzione di ridurre i costi operativi, ma non è sufficiente a risollevare la banca dalle difficoltà prodotte dal rallentamento delle economie emergenti”, dice Erin Davis analista azionario di Morningstar.

“La dismissione di una piccola divisione come quella equity produrrà un miglioramento marginale, non sembra essere parte di una strategia di ampio respiro e, cosa che preoccupa di più, rischia inoltre di danneggiare il business del private equity”.

Le previsioni degli analisti
Grazie alla forte presenza nei mercati più dinamici di Africa, Asia e Medio Oriente, l’istituto di credito britannico ha visto crescere gli utili a un ritmo medio del 14% tra il 2010 e il 2014, ma il recente rallentamento delle economie di queste regioni ha pesato sui conti del 2013. I nostri analisti ipotizzano una ripresa nei prossimi cinque anni, grazie ad un progresso del fatturato a un ritmo medio del 6% e a un miglioramento dei margini di profitto. Alle attuali quotazioni di mercato il titolo risulta scambiato a sconto di circa il 40% rispetto al nostro fair value che è pari a 15,30 sterline e resta una delle migliori idee di investimento all’interno del comparto bancario.

Standard Chartered ha il merito di avere diversificato molto bene il suo business dal punto di vista geografico, dato che nessuno dei mercati in cui è presente produce più del 25% del suo giro d’affari complessivo. Inoltre, grazie ad una grossa capacità nel mantenere bassi i costi di gestione, riesce a mantenere un livello di redditività del capitale superiore alla media e per questa ragione i nostri analisti le riconoscono una posizione di vantaggio competitivo (Economic moat).

 

Per leggere l'analisi completa su Standard Chartered clicca qui.

 

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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