Tenaris, nel 2016 sarà ripresa

Le previsioni di lungo periodo sul prezzo del greggio fanno ben sperare su un ritorno alla crescita tra due anni, ma il mercato resta ancora molto pessimista e sconta il titolo del 30% rispetto al nostro fair value.

Francesco Lavecchia 13/01/2015 | 10:37
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Il calo del prezzo del petrolio ci ha indotto a rivedere al ribasso le nostre previsioni per i prossimi 18-24 mesi. Ma in ottica di lungo periodo Tenaris resta una delle migliori idee di investimento di Morningstar nel settore energy. Il titolo è scambiato attorno ai 12 euro, il 30% circa al di sotto del nostro fair value che è pari a 17 euro.

Il negativo trend del greggio, le cui quotazioni sono scese dai 90 dollari (al barile) di ottobre agli attuali 50 dollari, ha comportato un taglio dei progetti di perforazione da parte delle oil company. Questo si ripercuote irrimediabilmente sul fatturato del gruppo italiano che lavora nell’indotto (producendo tubi d’acciaio per il trasporto di gas naturale e petrolio). Ma le nostre stime di lungo termine per il prezzo dell’oro nero ci lasciano fiduciosi sul futuro dell’azienda.

Le previsioni degli analisti
Il valore del barile è destinato a risalire attorno ai 90/100 dollari e questo produrrà una ripresa del fatturato a partire dal 2016. Nei prossimi anni, inoltre, la porzione di progetti di perforazione offshore e in acque profonde è destinata a salire. Questo è un bene per le aziende come Tenaris, dato che questa tipologia di trivellazioni necessita dell’impiego di un quantitativo di tubi quattro volte superiore a quello richiesto per le perforazioni convenzionali. I nostri analisti stimano un tasso medio di crescita delle vendite superiore al 10% negli anni compresi tra il 2016 e il 2018 e un margine Ebit in salita al 25% (dall’attuale 18%).

Tenaris presenta un livello di profittabilità marcatamente superiore a quello dei suoi concorrenti e questo evidenzia una posizione di vantaggio competitivo (Economic Moat). La spesa per i tubi d’acciaio non rappresenta in sé una parte significativa dei costi legati alla trivellazione. Ma la possibilità che il progetto possa fallire, induce le oil company a non cambiare partner una volta che hanno provato l’affidabilità di un fornitore. I costi di switch hanno quindi un ruolo importante nel determinare il successo di un’azienda in questo business e l’elevata reputazione dei suoi prodotti garantiscono a Tenaris rapporti di lunga durata con i suoi clienti.

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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