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Citigroup si affida agli emergenti

L’ultima trimestrale mette in evidenza le debolezze del gruppo americano. Ma la ripresa economica nei paesi dell’America latina e dell’Asia, dicono gli analisti di Morningstar, promette di sostenere la crescita nel lungo periodo. 

Francesco Lavecchia 20/01/2015 | 14:03
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I conti dell’ultimo trimestre confermano le debolezze di Citigroup. Ma il posizionamento della banca americana sui mercati emergenti, dicono gli analisti di Morningstar, risulterà vincente nel lungo periodo. Dopo le perdite registrate in seguito alla pubblicazione degli ultimi dati, il titolo è scontato del 15% rispetto al nostro fair value ed è tra le migliori idee di investimento all’interno del settore bancario.

I ricavi del gruppo sono rimasti invariati rispetti allo scorso anno, ma hanno registrato un calo tendenziale (rispetto al terzo trimestre) del 9%. Il campanello d’allarme, però, arriva dalla riduzione degli utili, scesi dell’85% rispetto allo stesso periodo del 2013. A pesare sul bilancio di Citi c’è il negativo andamento del segmento trading (le cui entrate sono drasticamente diminuite) e il forte incremento dei costi operativi in seguito alle ingenti spese legali e di ristrutturazione sostenute dalla banca.

Le previsioni degli analisti
I nostri analisti si aspettano un lento miglioramento e un progresso medio del fatturato di poco superiore all’1% da qui al 2018. Citi ha avuto il merito di ridurre nell’ultimo periodo il grado di indebitamento e questo ha avuto delle positive ripercussioni sulla nostra stima del fair value, salita nell’ultimo mese da 48 a 57 dollari.

Nonostante le recenti dismissioni, Citi ha ancora un bilancio molto pesante. I margini di miglioramento in questo senso ci sono ancora poiché numerose attività potrebbero essere sacrificate.  Ma le sue dimensioni rappresentano anche uno dei suoi punti di forza. Il gruppo americano è presente in diversi continenti ed è fortemente esposto ai paesi emergenti dell’America latina e dell’Asia. Questo continuerà a essere un freno nel breve periodo, ma promette di tornare a diventare la sua principale fonte di crescita in ottica di lungo periodo.

 

Per leggere l'analisi completa su Citigroup clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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