Stm resta scambiata a premio nonostante la deludente trimestrale. Il primo produttore di microprocessori in Europa ha concluso il quarto periodo del 2014 registrando un calo del fatturato del 3% per effetto della scarsa domanda proveniente dal settore industriale e dell’automotive. Nonostante le vendite in Borsa seguite alla pubblicazione dei dati, il titolo continua a viaggiare su prezzi superiori di circa il 50% rispetto al nostro fair value che è pari a 5 euro.
Le previsioni degli analisti
Nel breve termine la debole congiuntura economica nel Vecchio continente continuerà a pesare sui risultati del gruppo italo-francese. Il management si aspetta un ulteriore calo delle vendite del 5% nei primi tre mesi dell’anno, anche a causa del minor numero di giorni lavorativi per il comparto manifatturiero, mentre i nostri analisti prevedono per l’intero 2015 una crescita appena superiore all’1%. La situazione è vista in miglioramento nei quattro anni successivi, nei quali dovrebbe registrarsi un progresso medio del 6,6% anche grazie alla crescente domanda del settore auto, il quale va verso una l’introduzione di una elettronica sempre più avanzata. Questo trend dovrebbe contribuire a sostenere la risalita dei margini di profitto sui livelli pre-crisi (Ebit = 8%).
Stm, comunque, continua a pagare un gap in termini di profittabilità nei confronti dei suoi principali competitor a causa della maggior peso dei costi fissi e della presenza in business dove i prodotti sono molto standardizzati e la concorrenza sul prezzo è molto alta. Il management ha provveduto negli ultimi anni a dismettere alcuni rami di attività poco profittevoli, ma i nostri analisti non riconoscono al gruppo italo-francese una posizione di vantaggio competitivo.
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