Le Borse ora scomettono su Atene

Europa positiva. Per gli operatori la Grecia e le autorità del Vecchio continente troveranno una soluzione condivisa alla questione del debito ellenico. Milano segna +2,57%. Bene le banche. In ripresa i petroliferi. New York sale grazie al comparto auto. 

Marco Caprotti 03/02/2015 | 17:40
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Seduta positiva per le Borse europee. Gli investitori scommettono che sarà a breve trovata una soluzione per il debito greco, mentre vanno avanti le negoziazioni tra il nuovo Governo di Atene e le autorità europee. Domani il ministro greco delle Finanze, Yanis Varoufakis, sarà in visita alla sede della Bce.

A metà mattina è stato reso noto che i prezzi alla produzione nel Vecchio continente a dicembre sono calati dell'1%, ma ormai le notizie sulla deflazione fanno meno paura, visto che a marzo inizierà il Qe (allentamento monetario) con gli acquisti di bond da parte della Bce e delle Banche centrali dei singoli stati.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +2,57%, hanno corso le banche. In salita Fca, all'indomani della pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni di gennaio che per la casa auto sono salite di oltre l'11%. Hanno rialzato la testa le azioni del settore petrolifero, incoraggiate dal recupero del prezzo del greggio.

New York positiva
Wall Street sta viaggiando con il segno più, segno che tra gli investitori c'è la voglia di continuare il rally visto ieri. Anche oggi è il venire meno delle preoccupazioni sul futuro della Grecia a riportare ottimismo, insieme al continuo rimbalzo del greggio. Intanto i gruppi auto stanno diffondendo i dati di vendita in Usa a gennaio, un mese tipicamente tranquillo su questo fronte ma che si è rivelato solido. Fiat Chrysler Automobiles ha messo a segno immatricolazioni in rialzo del 14%, il migliore gennaio dal 2007. Ford Motor ha visto un +15%, il migliore gennaio dal 2004. General Motors ha segnato un +18%. Sul fronte macro, c’è stato un calo superiore alle attese per gli ordini alle fabbriche statunitensi. A dicembre i nuovi ordini sono calati del 3,4% a 471,5 miliardi di dollari rispetto al mese precedente. L'attesa era per una flessione del 2,5%. A novembre si era registrato una diminuzione dell'1,7%. Al netto del settore trasporti, gli ordini sono scesi del 2,3%.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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