Europa negativa. Gli investitori si sono preoccupati per la decisione della Banca centrale europea di non accettare più i titoli di stato della Grecia come forma di garanzia per finanziare le banche del paese. Il risultato sui listini sarebbe stato peggiore se non fossero uscite le stime diffuse dalla Commissione europea che, per quest’anno, prevede una crescita per tutti gli Stati europei, come non avveniva dal 2007.
A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,59%, deboli le azioni delle banche. Giù le Enel dopo l’indiscrezione che entro fine febbraio il Tesoro collocherà il 5-6% delle azioni. Su le Fca, che hanno beneficiato della prospettiva di ripresa in Europa. Telecom Italia è in flessione all'indomani della notizia che Marco Fossati ha ridotto la propria partecipazione dal 4,98% all’1,98%. Le voci su un nuovo socio fanno correre ancora Rcs.
New York positiva
Prosegue con il segno più la Borsa di New York. Gli investitori preferiscono concentrarsi sulle notizie domestiche, piuttosto che su quelle europee. Agli operatori, ad esempio, piacciono alcune trimestrali e l’acquisizione di Hospira da parte del colosso farmaceutico Pfizer. Dal fronte macro, le richieste settimanali di sussidi sono salite di 11.000 unità a 278.000 (meno delle stime per 290.000). La produttività nel quarto trimestre è scesa dell'1,8% contro attese per un dato invariato. Il deficit commerciale, però, è balzato sui massimi di due anni a dicembre a 46,6 miliardi di dollari.
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