Atene mette in ombra le Borse

Giù l’Europa. Le incertezze sul debito della Grecia convincono gli investitori a prendere profitto. Milano segna -0,28%. I dubbi su Brasile e Metroweb spingono le vendite su Telecom. La salita dei bancari non basta. I dati macro aiutano New York. 

Marco Caprotti 06/02/2015 | 17:44
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Seduta negativa per le Borse europee. Gli investitori hanno proseguito nella fase di aggiustamento dei portafogli dopo i picchi di fine gennaio. La questione del debito greco è rimasta sempre sotto i riflettori.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,28%, ci sono stati forti realizzi su Telecom Italia. Le incertezze sul Brasile e sulla partita Metroweb - spiegano gli operatori - rendono poco sostenibile il livello di un euro in Borsa e alla luce del recente rally è preferibile prendere beneficio aspettando i conti del prossimo 19 febbraio. Le vendite anche su Fca ed Eni hanno vanificato la buona giornata dei bancari.

New York positiva
Wall Street sta viaggiando con il segno più. Gli operatori studiano il rapporto sull’occupazione americana a gennaio, uscito migliore delle stime. Il mese scorso sono stati creati 257mila posti di lavoro contro i 237.000 attesi dal mercato. Inoltre le revisioni al rialzo di novembre e dicembre (147mila combinati) portano il totale dei posti creati nel 2013 a 3,12 milioni, il massimo dal 1999 quando ne furono aggiunti 3,17 milioni.

Oro e Treasury vengono venduti, mentre il dollaro punta al rialzo. E’ il segno, dicono gli analisti, che sempre più investitori credono che un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve sia possibile il prossimo giugno. 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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