Grifols non ha smesso di correre

Negli ultimi tre anni il titolo è cresciuto di circa il 50%, in scia all'accordo con l'americana Talecris, ma il mercato non sconta interamente le potenzialità di questa operazione. 

Francesco Lavecchia 10/02/2015 | 14:28
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Grifols (GRF.P) esce rafforzata dall’acquisizione di Talecris, ma il mercato non ha ancora valutato interamente i vantaggi di questa operazione. Dall’annuncio dell’accordo, avvenuto nel 2011, la società spagnola attiva nel settore biotech ha visto crescere la sua capitalizzazione di mercato di quasi il 50%, ma alle attuali quotazioni di Borsa il titolo risulta ancora scontato rispetto al nostro fair value di 34 euro.

L'operazione Talecris è un affare
L’acquisizione della società americana Talecris ha migliorato ulteriormente la posizione di vantaggio di Grifols all’interno del mercato delle terapie derivate dal plasma rendendola la terza forza a livello globale. La crescita dimensionale le ha permesso, da una parte, di aumentare i volumi di produzione, e quindi di realizzare economie di scala più elevate e, dall’altra, di allargare la sua diversificazione geografica attraverso il consolidamento della presenza sul mercato americano.

La complementarietà del portafoglio prodotti delle due aziende, invece, garantisce a Grifols la possibilità di beneficiare di importanti sinergie e di estendere la sua quota di mercato in alcune importanti nicchie di mercato.

Le previsioni degli analisti
Gli effetti di questa operazione continueranno a farsi sentire sui conti del gruppo anche nei prossimi anni. Dopo il forte balzo registrato dal fatturato registrato nel 2011 e nel 2012, Grifols ha imboccato un sentiero di crescita sostenuta che gli permetterà di superare i 6,5 miliardi di euro di fatturato nel 2023. Grazie ad progresso dei ricavi a un tasso medio superiore al 7% nei prossimi dieci anni, l’azienda sarà in grado di ammortizzare ulteriormente i costi di produzione e quelli di gestione e questo si tradurrà in un costante miglioramento dei margini di profitto.

Alla fine del nostro periodo di previsione, il Gross margin è visto in salita sopra quota 54% (dall’attuale 51,7%), mentre il margine recupererà dopo la flessione prodotta dall’ultima acquisizione (divisione diagnostica trasfusionale del gruppo Novartis) portandosi a ridosso del 30%.

 

Per leggere l'analisi completa su Grifols clicca qui.

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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