Avvio in rialzo per i listini di Wall Street. L’indice S&P ritocca il suo massimo di sempre superando i 2.092 punti, mentre il Nasdaq migliora il suo record degli ultimi 15 anni. L’aggiornamento relativo alla fiducia dei consumatori americani nel mese di febbraio, comunicato poco dopo l’apertura delle contrattazioi, ha tradito le attese degli analisti, ma sulle Borse continua a prevalere l’ottimismo. Da una parte c’è la stabilizzazione della crisi in Ucraina. Il cessate il fuoco tra Kiev e l’esercito dei filorussi è fissato per domani e gli operatori sperano che questo possa restituire un po’ di stabilità in quell’area al confine con la Russia.
I dati relativi al Pil dell’area euro hanno evidenziato un miglioramento dell’economia del Vecchio continente oltre le attese. Questa è una notizia positiva per le aziende statunitensi, anche in ragione del conseguente apprezzamento della moneta unica, che ore viaggia sopra quota 1,14, contro il dollaro. In rialzo anche il prezzo del greggio che si riporta sopra quota 53 dollari al barile.
Fiducia nell'accordo
Le Borse europee hanno chiuso in rialzo. Festeggiano i listini periferici di Spagna, Portogallo e Italia, che fanno registrare le performance maggiori, mentre Atene mette a segno un altro +5%. Il mercato crede nella possibilità di un accordo sul debito greco, nuovamente in discussione nel prossimo incontro dell’Eurogruppo di lunedì prossimo, ed è confortato dai segnali positivi lanciati dall’economia del Vecchio continente. Nel quarto trimestre il Pil dell’area euro è cresciuto oltre le attese degli analisti, registrando +0,3% rispetto al trimestre precedente e +0,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le notizie migliori arrivano dalla Germania. L’Italia ha invece ceduto lo 0,3% nel 2014, ma la notizia positiva è che nell’ultimo trimestre ha frenato la caduta.
Crollo di Mediaset
A Milano il Ftse Mib ha chiuso a +0,96%. In rialzo i titoli bancari, guidati dagli acquisti Unicredit e Intesa Sanpaolo. Eni beneficia del rialzo del prezzo del petrolio, mentre Pirelli ha chiuso a +2,6% sulla scia dei conti positivi. In forte ribasso Mediaset, che paga la decisione di Fininvest di liquidare una quota pari al 7,79% del capitale della società di Cologno Monzese. Mps inverte la tendenza iniziale e chiude in ribasso dell’1,8%
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