Seduta con il segno meno per la maggior parte delle Borse europee. Gli investitori hanno diviso l’attenzione fra l’inizio ufficiale dell'acquisto di titoli nell'ambito del programma di Quantitative easing, lanciato dalla Banca centrale europea, e le preoccupazioni per la situazione della Grecia. Per quanto riguarda le iniezioni di liquidità, l’Eurotower ha cominciato con i titoli di stato tedeschi (e Francoforte ha chiuso in territorio positivo).
Per il fronte Atene, intanto, l’Eurogruppo sta discutendo il via libera all’ultima tranche di aiuti (7,2 miliardi). Ma il piano di riforme, presentato dall’esecutivo guidato da Alexis Tsipras per ottenere il denaro, sembra non convincere i ministri degli esteri di Eurolandia.
Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,57%, è stata trainata al rialzo da Saipem (dopo le indiscrezioni di stampa relative a pagamenti di Gazprom seguite allo stop al progetto di maxi gasdotto South Stream) e dai bancari. Nel secondo caso a spingere sono state soprattutto Bper e Bpm, indicate dagli analisti come possibili prede del Banco Popolare, candidata a fare da polo aggregante per gli istituti del settore. In salita Generali. Secondo quanto riportato ieri dal Sole 24 Ore, il gruppo potrebbe alzare il dividend payout dal 40% al 60% già quest'anno.
New York positiva
Wall Street viaggia in territorio positivo. Reduci da due settimane consecutive in calo, gli indici Usa tentano di riscattarsi dopo il sell-off di venerdì, quando hanno risentito della preoccupazione degli investitori per l'inizio di un rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve. Il rapporto sull'occupazione a febbraio è risultato infatti decisamente oltre le stime. In assenza di spunti macroeconomici, gli investitori si focalizzano sulle storie societarie. Come quella del colosso americano dei centri commerciali Simon Property, che ha messo sul piatto 91 dollari per azione per comprare Macerich (centri commerciali in California). L'operazione vale 16 miliardi di dollari.
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