Borse deboli, occhi puntati sulla Grecia

Lo stallo delle trattative per la concessione di nuovi aiuti ad Atene deprime i listini di Eurolandia. Milano apre a -0,14%. Male i titoli del comparto energetico. Euro ai minimi dal 2003. Tokyo ha chiuso a -0,67%. 

Francesco Lavecchia 10/03/2015 | 10:00
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Seduta debole per i listini asiatici. Tokyo ha ceduto lo 0,67% sulle voci relative alla possibilità che il comitato di Basilea possa richiedere vincoli patrimoniali più stringenti nel caso in cui si concretizzasse un nuovo rialzo dei tassi di interesse in Giappone e negli Stati Uniti. Le vendite sul comparto bancario hanno azzerato i guadagni inziali trainati dall’indebolimento dello yen nei confronti del dollaro Usa e della buona chiusura di Wall Street. Male anche le Borse cinesi, con Shanghai che ha perso lo 0,49% e Hong Kong che ha terminato a -0,94% I dati macro della giornata hanno evidenziato ancora una volta le difficoltà del paese. I nuovi posti di lavoro nel primo trimestre sono calati, mentre l’inflazione è cresciuta a gennaio molto al di sotto delle attese.

Milano apre in ribasso 
Avvio negativo sulle Borse del Vecchio continente. Lo stallo dei negoziati per il via libera ai nuovi aiuti ad Atene continua a tenere sotto pressione i listini e compensa l’effetto prodotto dalla partenza del  Quantitative easing della Bce. L’iniezione di liquidità da parte dell’Eurotower ha però i suoi effetti sul mercato del debito sovrano, con lo spread del decennale italiano che ora viaggia costantemente attorno ai 90 punti base, e sulla moneta unica che è ormai ai minimi dal 2003 (sotto 1,09 contro il dollaro). Piazza Affari cede lo 0,14% nonostante il buon andamento delle banche popolari e degli industriali Finmeccanica e Pirelli. Male gli energetici Tenaris ed Eni. 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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