Lo stock picker deve diventare un po’ più coraggioso. Nei mercati in crescita – e in particolare in quelli che stanno registrando un rally come Wall Street – secondo gli analisti di Morningstar, è sempre più difficile andare a scegliere singoli titoli in grado di generare rendimento da inserire nel portafoglio. Per questo, aggiungono, è arrivato il momento di muoversi seguendo le cosiddette high conviction (forti convinzioni).
In pratica, si tratta di liberarsi di quelle azioni che sono molto sopravvalutate per investire altro denaro sulle holding che si hanno già e nelle quali si crede di più. “Bisogna fare un po’ di pulizia all’interno dei portafogli”, spiega Greg Warren, analista di Morningstar. “L’idea è di liberarsi di quei titoli che ormai hanno superato i livelli di fair value. In quest’ottica è bene fare piazza pulita, se non lo si è già fatto, dell’equity delle società che sono state obiettivo di un’acquisizione e le cui quotazioni potrebbero non salire più”.
Investire su ciò che si ha
Il secondo passo è quello di utilizzare il ricavato per prendere nuove posizioni sui titoli che si hanno già e che hanno valutazioni meno tirate. Il mercato, peraltro sembra creare occasioni favorevoli per fare questa operazione. “Il momento ideale è nelle fasi di volatilità. Per questo ci vuole un po’ di coraggio: non bisogna farsi spaventare dai movimenti di breve periodo, ma si deve pensare con un orizzonte temporale di medio e lungo periodo”, spiega Warren che prende ad esempio quello che si è verificato nelle ultime settimane a Wall Street. “La situazione economica americana è buona e per questo, nelle giornate tranquille l’azionario Usa sale. Poi, arrivano notizie che riguardano le tensioni geopolitiche in Medio Oriente o in Ucraina; oppure si leggono aggiornamenti sulle condizioni economiche dell’Europa o della Cina e, a quel punto, la Borsa di New York inizia a innervosirsi e a scendere. Quello è il momento buono per entrare sui titoli sui quali si hanno delle high conviction”.
Dallo stock al settore
L’osservazione dei movimenti portati avanti dagli stock picker che hanno un approccio basato sulle convinzioni permette di identificare delle tendenze a livello settoriale. “I manager che agiscono in base a questa strategia hanno i portafogli sottopesati (rispetto all’indice S&P500, Ndr) per quanto riguarda l’energia, le utility, i servizi per la comunicazione”, spiega l’analista di Morningstar. “Continuano a essere gettonati, invece, i servizi finanziari, i beni di consumo difensivi e i materiali di base. Stiamo vedendo anche degli alleggerimenti nel segmento dell’health care. La debolezza del petrolio, inoltre, sta rendendo interessanti gli industriali, che avranno dei vantaggi di bilancio dal minor costo energetico. Si vede anche della prudenza sull’hi-tech, dopo la corsa del 2014”.
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