Al giro di boa delle contrattazioni i listini di Eurolandia aggravano le perdite. Continuano a pesare le incertezze circa l’accordo tra Grecia e i suoi creditori per lo sblocco della nuova tranche di aiuti ad Atene e il calo del greggio traina al ribasso i titoli energetici. La giornata è povera di dati macro rilevanti, ma nonostante questo non mancano le voci circa il possibile andamento congiunturale.
Il greggio affossa gli energetici
Gli analisti di Intesa San Paolo sono convinti che il Pil italiano salirà nel primo trimestre anche a discapito di un calo della produzione manifatturiera, mentre in Germania sono fiduciosi sul prezioso contributo che anche quest’anno le entrate provenienti dalle esportazioni dovrebbe dare all’economia tedesca.
Londra e Madrid segnano ribassi superiori al punto percentuale, mentre Milano segna -0,86%. A Piazza Affari si registrano forti vendite sui titoli legati al petrolio (Tenaris, Eni e Saipem), mentre brillano Finmeccanica e Stm. Bene anche Pirelli, che beneficia dell’upgrade da parte di Equita Sim, e Campari, le cui vendite sono salite del 2,4% nel 2014.
New York negativa
A New York l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà in ribasso. La seduta di ieri si è conclusa con un +0,78% sulla scia dei buoni dati sul fronte occupazionale negli Usa, ma il negativo andamento delle Borse di Eurolandia, i timori per la Grecia e il calo delle quotazioni del greggio rischiano di favorire le prese di profitto da parte degli operatori.
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