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Attrazione rendita

Morningstar dedica l’intera settimana ai prodotti che danno un reddito periodico, con approfondimenti sui fondi e sulle azioni. Come funzionano, quali sono i costi e il trattamento fiscale degli strumenti più popolari tra i risparmiatori in questi ultimi anni.

Sara Silano 16/03/2015 | 09:36
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Per gli italiani, la rendita è un’attrazione fortissima. Lo era 20-30 anni fa al tempo dei BoT People, quando i Buoni ordinari del Tesoro staccavano cedole molto alte (perché il tasso di inflazione era elevato) e lo è ancora oggi, come testimonia il successo dei fondi che sono strutturati come obbligazioni, con una scadenza  e un flusso di reddito periodico.

Diversi sondaggi tra i risparmiatori provano questo interesse per la protezione del capitale e il rendimento garantito. Secondo l’edizione autunnale del 2014 dell’Osservatorio Anima-Gfk Eurisko, il 45% degli intervistati presta attenzione alla prima caratteristica e il 36% alla seconda (su un campione di 1.080 persone, che rappresenta i 39 milioni di italiani maggiorenni titolari di un conto corrente). Ulteriori particolari emergono dall’Investor Pulse, commissionato da BlackRock, che ha coinvolto circa 2 mila italiani tra i 25 e i 74 anni ed è stato condotto tra agosto e settembre 2014. Più della metà dei partecipanti dichiara di detenere prodotti che generano una rendita, di cui il 15% sono fondi obbligazionari, il 13% azionari e poi ci sono altri strumenti finanziari come le azioni (15%) o i titoli di Stato (17%).

L’esplosione della gamma di prodotti
L’offerta di fondi a cedola è esplosa negli ultimi anni e può essere considerato un fenomeno tipicamente italiano, in quanto, con l’eccezione della Spagna, che però ha numeri più contenuti, non si è radicato in altri paesi europei. Morningstar stima che nei soli prodotti italiani di questo tipo (classificati prevalentemente nelle categorie Obbligazionari a scadenza e Bilanciati altro) siano entrati nell’ultimo anno 22,6 miliardi di euro netti (il dato è per difetto, dal momento che ci sono comparti a cedola in altre categorie Morningstar e non considera la gamma domiciliata all’estero).

Per un investitore non è sempre facile orientarsi in questa offerta, per cui Morningstar dedica l’intera settimana all’approfondimento delle tematiche legate agli investimenti che presentano una rendita periodica. Saranno analizzate le caratteristiche, le tipologie, le strategie, i costi e il livello di trasparenza. Si parlerà anche di titoli da cassettista e di trattamento fiscale.

Di seguito, pubblichiamo il calendario degli articoli, che verrà aggiornato ogni giorno con i link a quelli online.

Lunedì 16 marzo
L’Abc dei prodotti a scadenza
Cosa sono, dove investono e come sono classificati da Morningstar i fondi a cedola. Perché non vanno confusi con le obbligazioni e quali sono le alternative.

Performance, obiettivo mancato
I rendimenti non sono il piatto forte dei prodotti con scadenza predefinita. Un’analisi svolta da Morningstar su quelli vicini alla data obiettivo evidenzia che i comparti tradizionali hanno fatto meglio. 

Chi cavalca il successo dei fondi a cedola
Morningstar ha analizzato i flussi di investimento verso questi comparti per spiegare le ragioni della loro popolarità. Nel 2014 hanno fatto la differenza per molte società di gestione. Ma gli investitori non li usano ancora in modo corretto, mentre gli intermediari incassano ghiotte commissioni.

Martedì 17 marzo
L’arte del cassettista

Tenere titoli che si apprezzano nel lungo periodo e intanto danno rendimenti permette di superare tutte le fasi di mercato e risolve il problema della mancanza di opportunità. Ma non è un mestiere che si improvvisa. Ecco la lezione di Buffett. 

I titoli che non tradiscono le promesse
Società con un solido modello di business e un vantaggio competitivo possono garantire un dividendo generoso e stabile nel tempo. Ecco alcuni suggerimenti per investire in azioni con un occhio al rendimento. 

Mercoledì 18 marzo
Cedole e fisco, istruzioni per l’uso
L’ultimo intervento normativo ha inasprito le aliquote sulle rendite finanziarie. Gli investitori speravano almeno in una semplificazione sul fronte dei dividendi che, però, non c’è stata. Ecco come comportarsi per evitare problemi con l’Erario. 

Quanto costano i fondi a cedola
Abbiamo analizzato i documenti informativi per comprendere le strutture commissionali e il grado di trasparenza verso i sottoscrittori. Zone d’ombra sui gestori, i benchmark e i portafogli.

Giovedì 19 marzo
I miti che distraggono i cacciatori di cedole
Se i tassi salgono, un bond singolo è meglio di un fondo obbligazionario? E le azioni che pagano dividendo sono più sicure? La liquidità è davvero l’investimento più tranquillo?

Leggi l’indice, scopri il rendimento
I benchmark, anche se simili nel nome, possono avere alcune differenze che è bene conoscere per evitare di fare calcoli sbagliati sulle performance.

VIDEO: L’alternativa è multi-asset
Schneider (Russell Investments): il reddito generato dagli investimenti diventa fondamentale per integrare la pensione. Bisogna che il risparmiatore si educhi a pensare al lungo periodo.

Venerdì 20 marzo
Etf con cedola cercasi

Cresce la domanda di replicanti che offrono un pagamento periodico. Occhio però a tracking error e svantaggi fiscali. Ecco quelli con lo yield più alto in Italia.

Etf a caccia di dividendi
Su Borsa Italiana sono quotati 19 replicanti high dividend. Ma attenzione, sono molto diversi fra loro. Focus sui cinque coperti dalla ricerca Morningstar.

Leggi gli articoli della precedente Settimana Speciale dedicata alla Gestione del rischio. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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