Seduta positiva per le Borse europee. Gli investitori hanno cavalcato il Quantitative easing e il mini-euro (a 1,053 dollari). Grazie ad acquisti nei settori auto, servizi finanziari e i retailer, diverse piazze del Vecchio continente hanno toccato record storici.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,96%, i riflettori sono stati per Fca che ha varcato per la prima volta quota 16 euro. Nel lusso Ferragamo è stata la preferita dopo i conti 2014. Bene Autogrill, grazie alla forza del dollaro e alle dichiarazioni del management che alimentano la scommessa sul consolidamento del settore. Vendite sul comparto petrolifero, complice anche un greggio ai minimi da sei anni. Eni, in particolare, è stata penalizzata dal taglio dei dividendi e dallo stop all’acquisto di azioni proprie annunciati nel piano 2015-18.
New York positiva
Wall Street viaggia in rialzo rimbalzando rispetto all’andamento di venerdì, quando Dow Jones e S&P 500 hanno archiviato la terza settimana di fila in calo. Gli investitori monitorano gli spostamenti del dollaro e del petrolio in vista della riunione della Federal Reserve (domani e mercoledì), da cui potrebbe emergere una Banca centrale non più paziente in materia di tassi.
Intanto il rapporto mensile dell’Opec contrasta con quanto sostenuto venerdì dall’Agenzia internazionale dell’energia: secondo il cartello dei Paesi produttori, la produzione americana inizierà a calare entro la fine di quest'anno, mentre l’Aie dice che il boom petrolifero del Nord America peserà sui prezzi. Sul fronte del barile, i trader seguono da vicino anche i negoziati per il nucleare iraniano: un’intesa spianerebbe la strada alle esportazioni del petrolio di Teheran, inondando un mercato già alle prese con scorte in eccesso.
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