Borse europee in calo. A pesare sulle contrattazioni sono stati i dati macro della regione. Eurostat ha comunicato che l’inflazione di febbraio è rimasta negativa, con l’indice dei prezzi calato dello 0,3% dopo la flessione dello 0,6% a gennaio. L'occupazione del quarto trimestre 2014, invece, nel Vecchio continente ha registrato un progresso dello 0,1%.
A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,91%, i realizzi hanno spinto giù tutte le blue chips, eccezione fatta per Eni, Tenaris e Saipem in rialzo nonostante il calo del petrolio. I titoli, comunque, ieri erano stati oggetto di vendite. Le prese di beneficio hanno condizionato Azimut, Bpm e Prysmian. Giù Fca a dispetto del buon dato sulle immatricolazioni europee (la casa automobilistica ha fatto meglio del mercato, vantando un rialzo delle vendite di febbraio dell'11,2%). Il titolo nelle scorse sedute aveva però registrato un buon rialzo.
New York va giù
Il giorno dopo il rally, Wall Street è tornata sotto pressione e viaggia in territorio negativo. C'è nervosismo tra gli investitori nel giorno in cui inizia la riunione della Federal Reserve. Domani alle 19 italiane è atteso il comunicato in cui la Banca centrale americana potrebbe non definirsi più “paziente” in materia di tassi. Ancora una volta i trader cercheranno di capire quando ci sarà il primo rialzo del costo del denaro dal 2006.
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