Seduta all’insegna dei realizzi per le Borse europee, nonostante l'Ifo tedesco ai massimi da luglio 2014. L’attenzione degli operatori è per la Grecia, in attesa che Atene presenti, entro lunedì, il piano di riforme necessario a sbloccare gli aiuti internazionali.
A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,81%, popolari subito in luce dopo che ieri la riforma è diventata legge. Poi gli istituti hanno ripiegato vittime dei realizzi. In luce Tenaris e A2A, nonostante la maxi causa intentata dalla Carlo Tassara per ingenti danni nel riassetto Edison del 2012. Forti vendite sulla moda. Fuori dal listino principale spicca la corsa di Pininfarina dopo le indiscrezioni di un forte interesse dell’indiana Mahindra per rilevare l’azienda italiana di design per auto.
New York cauta
Wall Street viaggia con prudenza. Il dato odierno sugli ordini di beni durevoli di febbraio (sotto le attese) va ad aggiungersi a una serie di indicatori macroeconomici americani contrastanti, cosa che alimenta la tesi secondo cui la Federal Reserve temporeggerà prima di iniziare ad alzare i tassi di interesse. L'impressione è che la Banca centrale americana voglia vedere l'inflazione tornare a crescere verso il target del 2% per un periodo protratto. Un segnale in questo senso è arrivato da Charles Evans, presidente della Fed di Chicago.
In Borsa l’attenzione è per la fusione tra i gruppi H.J. Heinz Company e Kraft Foods Group che darà vita al terzo player del settore agroalimentare negli Stati Uniti e che, secondo gli analisti, potrebbe dare il via a un’ondata di consolidamento nel segmento food&beverage. Gli azionisti di controllo di Heinz - il miliardario americano Warren Buffet e il fondo brasiliano 3G Capital - deterranno il 51% della nuova società, che prenderà il nome di The Kraft Heinz Company. Buffet e 3G investiranno 10 miliardi di dollari per offrire agli azionisti di Kraft, che controlleranno il 49% del nuovo soggetto, un premio di fusione di 16,50 dollari per azione. Occhi puntati anche sul Nasdaq. Gli operatori temono una bolla speculativa sui titoli tecnologici.
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