E’ da escludere che 3G Capital sia in grado di finalizzare due acquisizioni nel breve periodo. L’affare Kraft sottrae capitali per finanziare la fusione tra Anheuser-Busch InBev (ABI) e SABMiller, ma ad avere la peggio sono gli azionisti di quest’ultima.
SABMiller sperava nel premio
La società di private equity brasiliana 3G, insieme a Berkshire Hathaway (BRK.A), ha messo sul piatto 48 miliardi di dollari per chiudere il deal tra Kraft e Heinz (di cui insieme detengono il capitale di maggioranza dal 2013) e questo rovina la festa di chi possiede azioni SABMiller (SAB), che sperava di poter ricavare un sostanzioso premio dall’operazione di fusione con ABI e che invece ora fa i conti con le forti perdite in Borsa.
Da molto tempo, infatti, si parla di una possibile acquisizione di SAB da parte del gigante della birra ABI, ma ora sembra sfumare proprio nel momento in cui i numeri suggerirebbero il contrario.
3G Capital è diventato socio di Anheuser-Busch InBev (al 21%) nel 2008, quando ha aiutato il gruppo americano Anheuser-Busch a finanziare l’acquisizione della belga InBev, e probabilmente sarebbe stato disposto ad aiutare ABI anche nell’operazione di scalata a SABMiller.
I conti non tornano
I nostri analisti hanno stimato lo scorso luglio, quando le voci di accordo si rincorrevano, che Anheuser-Busch InBev sarebbe stata in grado di produrre un guadagno di un miliardo di dollari annui dalla fusione con SAB, in termini di taglio di costi duplicati e di miglioramento dei processi produttivi. Il management di 3G ha dichiarato che a suo avviso l’operazione tra Kraft e Heinz genererà un risparmio di ben 1,5 miliardi all’anno, intendendo di poter realizzare un valore addirittura maggiore in questo secondo caso. A nostro avviso, però, questi calcoli non tengono in conto di altri fattori.
Anheuser-Busch InBev riporta i suoi dati in euro, mentre SAB in dollari Usa. E il forte deprezzamento della moneta unica nei confronti del biglietto verde negli ultimi mesi si è tradotto in un significativo incremento del valore di mercato di ABI.
Questo è un dato importante, soprattutto alla luce del fatto che qualsiasi acquisizione da parte di Anheuser-Busch InBev sarebbe stata finanziata per metà dalla cessione di azioni. L’incremento del valore del suo capitale, quindi, compenserebbe in questo momento l’effetto diluitivo sul capitale in caso di nuove operazioni di M&A.
Ad ogni modo è ora lecito aspettarsi che almeno nel prossimo futuro il matrimonio tra i due gruppi non andrà in porto, ma restiamo convinti che tale accordo sarebbe molto vantaggioso sia per 3G sia per la stessa ABI.
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