Le Borse tornano in Grecia

Europa contrastata. Gli investitori studiano le ultime proposte di Atene per affrontare la questione del debito. Milano perde lo 0,22%. Scende il lusso. Bene Ubi e Saipem. New York positiva in attesa del quadro completo sull’occupazione. 

Marco Caprotti 02/04/2015 | 17:44
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Seduta cauta per le Borse europee che, a fine giornata, hanno chiuso contrastate. Gli investitori hanno preso tempo per studiare gli aggiornamenti sulla questione del debito greco. Atene ha aggiornato l'elenco delle riforme sul quale si misura con il Gruppo di Bruxelles, proponendo interventi che potrebbero, dice, fruttare 6 miliardi di entrate.

Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,22%, è stata appesantita dalle utility e da alcuni bancari. In rosso anche il lusso a cominciare da Yoox, oggetto dei primi realizzi dopo il rally innescato dall'integrazione con Net-a-Porter. Spicca GTech (+3,7%), andata a ruba nell'ultimo giorno di quotazione a Piazza Affari (da martedi' in virtù della fusione con l'americana Igt sbarchera' a New York). Forti acquisti anche su Ubi Banca, promossa da un report di Citi,

Campari è stata fra le migliori blue chip, mentre Saipem ha sfruttato l'annuncio della joint venture con Dangote in Africa e l’attesa per le nomine dei vertici.

New York positiva
Wall Street viaggia con il segno più all’indomani della seconda giornata consecutiva in calo. Dalle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione emerge un quadro del mercato del lavoro americano migliore delle stime, cosa che fa venire meno le preoccupazioni su un presunto peggioramento della situazione delle assunzioni come suggerito invece ieri dal dato Adp. Il mercato resta in attesa del rapporto sull’occupazione che il governo Usa diffonderà domani. Sempre dal fronte macro, intanto, è arrivata la notizia che gli ordinativi alle fabbriche negli Stati Uniti sono cresciuti in febbraio dello 0,2% rispetto al mese precedente. Al netto del comparto difesa il rialzo è stato dello 0,4%. Il dato è migliore delle attese degli analisti che si attendevano un ribasso dello 0,4%.

E’ rimasto deluso, intanto, chi sperava di avere indicazioni sulla politica monetaria futura della Federal Reserve direttamente dal suo governatore, Janet Yellen. In un discorso tenuto da Washington, il numero uno della Banca centrale Usa ha parlato di mobilità economica e ha sottolineato l'interesse della Fed per il tema dell’uguaglianza.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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