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Etf a confronto: Msci Asia ex-Japan

Partendo dalle ricerche Morningstar, abbiamo messo a confronto i diversi replicanti dedicati ai mercati emergenti asiatici disponibili in Italia.

Valerio Baselli 23/04/2015 | 09:47
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Esporsi all’Asia emergente con gli Etf significa in primo luogo puntare sulla Cina. Quasi il 30% dell’indice Msci Asia ex-Japan, che si compone di dieci paesi, è infatti dedicato all’ex Celeste impero.

La Cina ha conosciuto una crescita impressionante grazie al suo ruolo di fabbrica del mondo. Questo, però, l’ha resa molto dipendente dalla domanda derivante dai mercati sviluppati, negli ultimi anni in contrazione a causa della crisi economica. Non è un caso che l’indice Pmi cinese (Purchasing manager index), che misura la produzione manifatturiera, sia sceso dai 55 punti dei primi anni del 2000 ai 40 del 2008. Oggi, il Pmi si attesta a 50.

Un altro settore che preoccupa è quello immobiliare. Nel 2014, le vendite delle case hanno subito un brusco rallentamento, dopo cinque anni di continui massimi storici dei prezzi immobiliari. Pechino, da parte sua, ha annunciato l’intenzione di tagliare i tassi d’interesse e di erogare sconti sulle nuove case.

Taiwan dipende dalla Cina come partner commerciale. La crescita è stata guidata soprattutto dalle esportazioni. Per il 2015, si prevede un Pil in salita del 3,8%, decisamente meglio dell’1,7% del 2013. Hong Kong e Singapore, invece, hanno prosperato come centri finanziari. Il notevole peso del settore immobiliare, però, potrebbe essere un problema.

L’indice
L’Msci Asia ex-Japan è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato aggiustata per il flottante. È composto da circa 600 titoli emessi da società di grande, media e piccola capitalizzazione di dieci paesi asiatici (Giappone escluso). La Cina pesa quasi il 30% del portafoglio, la Sud Korea il 18%, Taiwan il 16% e Hong Kong il 14%. A livello settoriale, il benchmark è piuttosto diversificato: i titoli finanziari coprono circa il 33%, il settore informatico il 22%, gli industriali il 10% e i beni di consumo il 9%. L’indice non è molto concentrato, con le prime dieci posizioni in portafoglio che pesano circa il 20%. I tre titoli più pesanti sono: Samsung Electronics (3-5%), Taiwan Semiconductor (3-5%) e Tencent Holdings (2-3%).

db x-trackers MSCI AC Asia ex Japan Index UCITS ETF 1C
Il fondo utilizza la replica sintetica per tracciare il benchmark. L’Etf stipula un contratto con un emittente di swap (con la controparte Deutsche Bank) che consegna il rendimento dell’indice (meno una commissione), in cambio del rendimento del paniere collaterale, che in questo caso è composto principalmente da azioni statunitensi. Il paniere collaterale viene detenuto in un conto separato fornito da una parte terza, nello specifico State Street Bank. Qualora la controparte fosse inadempiente, c'è il rischio che il liquidatore o l'amministratore blocchi il paniere collaterale, costringendo i detentori del fondo ad aspettare la restituzione dei propri asset. Secondo le regole Ucits III i livelli del collaterale devono sempre superare il 90% del Nav del fondo (a fine marzo, il collaterale valeva il 106% del Nav). Il fondo non effettua attività di prestito titoli e reinveste automaticamente i dividendi

Le commissioni totali, espresse dall’indice Ter, sono pari allo 0,65%, sopra la media di categoria.

iShares MSCI AC Far East ex-Japan UCITS ETF 
iShares usa la replica fisica a campione per tracciare la performance dell’indice. In pratica, il fondo acquista un insieme di titoli scelti in modo da creare un portafoglio sufficientemente simile a quello del benchmark ma con un numero di componenti inferiore, in modo da ottimizzare i costi di transazione. Nel corso del 2014, il fondo ha prestato in media il 12,27% dei titoli presenti in portafoglio (con un massimo del 19,49%), riuscendo ad aggiungere lo 0,07% di rendimento totale. BlackRock tiene il 37,5% dei proventi derivanti dal prestito, mentre il restante 62,5% resta all’Etf. Le operazioni di prestito sono coperte usando un collaterale costruito in base alle norme Ucits. Il collaterale è detenuto in un conto da una parte terza. Il grado di sovracollateralizzazione è in funzione delle attività previste come garanzia, ma varia tipicamente da 102,5% al 112%.

Le commissioni annuali sono pari allo 0,74%, tra le più alte delle categoria.

Alternative
Su Borsa Italiana sono quotati altri tre Etf che replicano l’indice Msci Asia ex-Japan (non ancora coperti dalla ricerca Morningstar): Amundi ETF MSCI EM Asia UCITS ETF EUR, Lyxor UCITS ETF MSCI AC Asia Ex Japan C-EUR e UBS ETFs plc – MSCI AC Asia Ex Japan SF UCITS ETF (USD) A-acc.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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