L’espansione sui mercati internazionali spingerà American Tower anche in futuro. Gli analisti di Morningstar hanno rivisto al rialzo le stime di crescita per i prossimi anni e hanno alzato il fair value del titolo a 111 dollari. Alle attuali quotazioni di mercato le azioni del gruppo americano restano scambiate a sconto.
I dati del primo trimestre hanno evidenziato un progresso dei ricavi del 10%. Il fatturato prodotto fuori dai confini nazionali è salito del 6,2%, ma al netto dell’effetto del caro dollaro, il miglioramento sarebbe stato superiore al 20%. La profittabilità continua a mantenersi alta, con l’Ebidta che ha raggiunto quota 63% (dal 60% del primo trimestre dello scorso anno). La minor spesa in nuovi investimenti si è tradotta in un balzo del 34% dei flussi di cassa.
Le previsioni di Morningstar indicano una crescita media del 13,3% per i prossimi cinque anni e un margine operativo stabilmente sopra il 40%. Con la recente acquisizione di TIM Tower in Brasile, il gruppo americano ha aumentato la diversificazione del suo portafoglio migliorando ulteriormente le sue prospettive future, anche se la maggior esposizione ai paesi emergenti aumenta l’incertezza legata all’andamento dei tassi di cambio.
In questo settore è molto difficile riuscire a costruirsi una posizione di vantaggio competitivo (Ecomonic Moat) e generare rendimenti del capital superiori alla media. Tutte le aziende, infatti, sono proprietarie di torri per la trasmissione del segnale telefonico e le affittano alle compagnie telefoniche attraverso contratti a lunga scadenza che prevedono l’apprezzamento progressivo dei canoni d’affitto. American Tower riesce comunque a mantenere una profittabilità superiore a quella dei suoi competitor grazie alla qualità dei suoi asset.
Le sue torri, infatti, si caratterizzano per il fatto di essere posizionate su terreni più convenienti, sui quali cioè i proprietari richiedono una bassa percentuale sui ricavi. American Tower ha un grado di diversificazione geografica maggiore rispetto ai suoi competitor, ma è la sua esposizione al mercato latino americano a produrre i risultati maggiori. Qui, infatti, i tassi di crescita sono molti più alti che negli Usa e i margini di profitto sono più ampi.
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