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Il futuro gioca a favore di Express Scripts

L’allungamento della vita media e la crescente domanda di farmaci spingeranno il fatturato del gruppo americano. Il titolo resta scambiato a sconto rispetto al nostro fair value. 

Francesco Lavecchia 26/05/2015 | 12:40
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Le dinamiche di mercato giocano a favore di Express Scripts (ESRX), ma il mercato continua a mostrarsi scettico sul titolo del gruppo americano.

ESRX è il leader mondiale nel settore del pharmacy benefit manager (il cui compito è quello di porsi come intermediario tra le società farmaceutiche e le strutture sanitarie in modo da garantire a queste ultime dei prezzi più convenienti), con  oltre 1,3 miliardi di richieste soddisfatte e un fatturato superiore ai 100 miliardi di dollari nel 2014.

La crescita della spesa farmaceutica è un trend di lungo periodo che garantisce al gruppo americano ottime prospettive future. L’età media negli Stati Uniti, come in tutti i paesi occidentali, è destinata ad aumentare nei prossimi anni e con essa crescerà anche la domanda di cure mediche. La riforma sanitaria negli Usa e la maggior diffusione di patologie gravi hanno ampliato la platea di chi sottoscrive un’assicurazione sanitaria e hanno aumentato la domanda di farmaci specifici, rendendo il ruolo di società come Express Scripts di importanza strategica per gli operatori nel settore dell’health care che vogliono razionalizzare le spese.

I nostri analisti si aspettano una crescita del fatturato a un tasso medio del 4,5% nei prossimi cinque anni e il miglioramento del margine operativo dall’attuale 3,6% al 7,1% nel 2019 per effetto delle crescenti sinergie con Medco (ultima società acquisita dal gruppo). In base a queste previsioni, la stima di Morningstar per il fair value è pari a 100 dollari per azione, una valutazione di circa il 15% superiore alle attuali quotazioni di mercato.

Express Scripts gode di una posizione di vantaggio nei confronti dei competitor. L’elevato numero di richieste elaborate ogni anno permette alla società di esercitare un forte potere contrattuale nei confronti dei fornitori. In questo modo riesce ad acquistare a prezzi più bassi e a offrire condizioni più vantaggiose ai suoi clienti, ponendo così le basi per mantenere o aumentare la sua quota di mercato. All’aumentare del numero delle transazioni, poi, si riduce il costo unitario legato alla produzione dei servizi. Questo si traduce nei conti dell’azienda in margini di profitto più alti rispetto a quelli della concorrenza.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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