Seduta debole per le Borse europee. Gli investitori hanno continuato a seguire con apprensione la situazione legata al debito greco. Le indicazioni possibiliste su un accordo fra Atene e i creditori arrivate dalla Commissione europea sono state considerate troppo flebili per limitare il malumore delle piazze finanziarie. Secondo gli investitori sarà necessario tutto il mese di giugno per trovare un punto di incontro. Gli operatori, tra l’altro, sono stati impegnati a riposizionarsi anche a causa del continuo sell-off in atto sui titoli governativi. Le vendite in Borsa sono state trasversali ai settori, ma hanno penalizzato soprattutto finanziari, bancari, auto e chimica.
A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -2,10%, ha resistito il comparto oil. In salita Saipem, protagonista di un rimbalzo dopo il crollo di ieri legato alle indiscrezioni su una ricapitalizzazione allo studio che la società non ha smentito. In salita Tenaris ed Eni.
New York giù
Wall Street viaggia in calo sulla scia di un solido rapporto dell'occupazione americana a maggio, che porta gli investitori a temere un rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, magari già dal prossimo settembre. Resta, però, da vedere se un mercato del lavoro tonico si è tradotto in spese da parte dei consumatori. Il rapporto della settimana prossima sulle vendite al dettaglio del mese scorso fornirà la risposta.
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