Le Borse considerano l’addio di Atene

Europa negativa. Secondo gli operatori l’uscita della Grecia dalla moneta unica ora è possibile. Giù i finanziari. Milano segna -2,4%. Deboli le banche. Wall Street cauta in attesa delle indicazioni della Fed sui tassi. 

Marco Caprotti 15/06/2015 | 17:38
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Seduta negativa per le Borse europee. Gli operatori hanno iniziato a prendere sul serio la possibilità di un’uscita della Grecia dalla moneta unica dopo il nulla di fatto dell’incontro fra Atene e i creditori. Così hanno fatto scattare massicce vendite che hanno colpito soprattutto il settore del credito. Male anche i servizi finanziari e l’auto.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -2,4%, giù Mps (nonostante l’adesione quasi totale all'aumento da 3 miliardi chiuso venerdì), Ubi e Banco Popolare. Hanno resistito quasi esclusivamente le società sotto Opa (Sts, Wdf e Pirelli). Telecom Italia è stata colpita dai realizzi nonostante arrivino buone indicazioni dagli operatori sull'andamento del collocamento di Inwit, controllata del settore torri. Prese di beneficio su Finmeccanica. Ha cercato di limitare i danni il settore del lusso.

New York negativa
Wall Street
viaggia in ribasso. Gli investitori guardano da un lato al fronte macroeconomico (l'indice Empire State ha segnalato un rallentamento dell'attività manifatturiera nell'area di New York, mentre la produzione industriale è calata dello 0,2%, un valore inferiore alle previsioni) e dall’altro alla Federal Reserve. Inizia domani la riunione del Fomc, che si conclude mercoledì con la decisione sul costo del denaro (previsto un nulla di fatto), le stime economiche e la conferenza stampa del numero uno della Banca centrale, Janet Yellen.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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