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La Cina non tradisce Dongfeng

Il mercato teme un raffreddamento della domanda di auto nel paese del Dragone e sconta il titolo della casa cinese. Per i nostri analisti queste paure sono eccessive. Le stime parlano di un tasso di crescita medio del fatturato superiore al 7% nei prossimi cinque anni. 

Francesco Lavecchia 16/06/2015 | 10:46
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Numerosi fattori minacciano la domanda di auto in Cina, ma il mercato sopravvaluta l’impatto di queste variabili sul fatturato di Dongfeng. Gli analisti di Morningstar stimano una crescita media dei ricavi del 7,3% trainata da un trend delle vendite superiore a quello medio del mercato cinese. La forte concorrenza sui prezzi di vendita, però, produrrà un piccolo arretramento sul fronte della profittabilità. Il titolo è scambiato al momento attorno agli 11 dollari di Honk Kong (HKD), con un tasso di sconto di circa il 40% rispetto al nostro fair value (pari a 18 HKD).

Il forte inquinamento atmosferico ha costretto il Governo di Pechino a limitare le immatricolazioni e la concessione delle licenze di guida nelle grandi città. Questo ha influito negativamente sulle valutazioni di molti analisti. Quelli di Morningstar, invece, sono convinti che il mercato stia sovrastimando questo rischio.  

Il numero di veicoli per abitante in Cina è sensibilmente più basso rispetto agli altri paesi dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). Le limitazioni maggiori interessano i centri più densamente popolati ma non le città più piccole o le aree rurali. Il settore auto, inoltre, ha un peso importante sui conti dell’economia del paese e per questo crediamo che il Governo manterrà un approccio moderato nel limitare la vendita di nuovi veicoli e cercherà invece di fronteggiare l’allarme smog attraverso investimenti a favore del trasporto su rotaia e nelle energie rinnovabili. Sulla base di queste ragioni le nostre aspettative sono decisamente più ottimistiche rispetto a quelle del mercato.

Le economie di scala fruttano il Moat
Con circa 2,5 milioni di autovetture vendute ogni anno, Dongfend è il secondo produttore del paese dietro SAIC Motor. Questo le garantisce un forte potere contrattuale nei confronti dei fornitori e le permette di generare elevate economie di scala che, in un settore altamente competitivo come quello automotive, sono una condizione imprescindibile per guadagnarsi una posizione di vantaggio nei confronti dei concorrenti.

L’azienda opera prevalentemente attraverso joint-venture con operatori stranieri, attraverso le quali produce oltre il 70% dei suoi volumi di vendita. Le recenti collaborazioni con Renault e Peugeot (della quale detiene il 14% del capitale sociale) le hanno permesso di diversificare il portafoglio auto e di accedere a nuove tecnologie. Questo modello di business, oltre a spingere le vendite future, promette di tenere alti anche i margini di profitto. 

 

Per leggere l'analisi completa su Dongfeng clicca qui.

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Dongfeng Motor Group Co Ltd Class H2,99 HKD1,01

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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