Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti all’ITForum di Rimini 2015, sono in compagnia di Michael Clements, responsabile azionario europeo si SYZ Asset Management. Buongiorno Michael e grazie.
Michael Clements: Grazie a voi.
Baselli: Il mercato azionario europeo, dopo il rally vissuto nel primo trimestre, ha subito un brusco rallentamento; l’indice Msci Europe è balzato del 16% nei primi tre mesi dell’anno, per poi rimanere praticamento piatto nell’ultimo mese (dati al 20 maggio). Si tratta solo di una pausa o il trend rialzista è terminato?
Clements: E’ una buona domanda. Credo che dopo un inizio d’anno così forte, fosse inevitabile una frenata. Tuttavia, se guardo ai prossimi 18-24 mesi, siamo ancora molto positivi sui mercati europei, perché i fattori che hanno trainato i corsi azionari nel primo trimestre sono ancora ben presenti. Ci sono tre driver principali di mercato: la debolezza dell’euro, il basso prezzo del petrolio e infine il lancio del Quantitative easing della Bce. Tre fattori che ci sono ancora e che continueranno ad essere positivi per il prossimo anno almeno.
Baselli: Ecco, parlando proprio del Qe, credete che gli effetti maggiori ci siano già stati ?
Clements: Questo è interessante, perché ovviamente la logica dietro al Qe è di aumentare le aspettative d’inflazione, e questo c’è stato. Però, da un punto di vista aziendale, l’effetto sugli utili è stato piuttosto limitato; aziende come Nestlè sono già ben finanziate e non hanno grandi benefici dal fatto che i tassi d’interesse siano scesi ulteriormente. Dall’altra parte, aiuta a migliorare il sentiment sui flussi di cassa futuri.
Baselli: Quali sono gli effetti che vi aspettate invece da un innalzamento dei tassi da parte della Federal Reserve ?
Clements: Sicuramente avrà un effetto sul dollaro, rafforzandolo. Il che è importante per molte aziende europee che esportano negli Stati Uniti e che possono quindi aumentare la loro competitività a livello internazionale.
Baselli: Oggi cosa consigliereste a un investitore interessato al mercato europeo?
Clements: Per primo noi raccomandiamo di avere un approccio basato sullo stock picking, perché non tutte le società sono a buon mercato. Ad esempio, credo che il settore dei beni di consumo abbia performato molto bene ma che sia attualmente piuttosto caro. Poi ci sono settori molto interessanti, soprattutto se si ha un approccio di medio-lungo periodo, almeno cinque anni, come il settore energetico; senza dimenticare quei settori o paesi che non piacciono in questo momento, su cui si possono fare scommesse contrarian; ad esempio, in alcuni fondi siamo esposti al mercato russo.
Baselli: Grazie ancora Michael.
Clements: Grazie a voi.
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