Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. Gli occhi degli investitori sono puntati su Bruxelles e sulle trattative con la Grecia per la questione del debito a pochi giorni dalla scadenza dei rimborsi da 1,6 miliardi di euro dovuti da Atene all'Fmi e dopo l'inconcludente negoziato notturno. Le principali divergenze tra creditori e governo Tsipras sono sul sistema previdenziale, sulle aliquote Iva e sui tagli alla spesa pubblica. Sui mercati azionari si vendono soprattutto titoli del settore alimentare, farmaceutico e tecnologico. Tengono energia e banche.
A Milano Salini Impregilo corre grazie alla promozione arrivata da Standard&Poor's. Banche in grande evidenza. Secondo gli operatori il driver del rialzo è rappresentato dal decreto del Governo sulla deducibilità delle perdite sui crediti in un unico anno a partire dal 2016. Fiat Chrysler ancora in correzione. Il mercato fa i conti sul lancio della nuova Giulia, avvenuto ieri ad Arese, ma deve registrare la frenata (almeno a parole) dell’amministratore delegato Sergio Marchionne sul possibile progetto di fusione con GM. Scivolano anche Saipem e Tenaris.
New York positiva
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno più. Gli investitor oggi terranno d’occhio lp’evolversi della situazione sul fronte greco e alcuni dati macro domestici. Fra questi, le richieste settimanali di sussidi ma soprattutto la rilevazione di maggio dei redditi personali e del deflattore Pce. Questo indicatore, in particolare, è considerato rilevante per le valutazioni sull'inflazione e sulla politica monetaria da parte della Federal Reserve.
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