Apertura in deciso rialzo per le Borse europee. Continuano, intanto, i negoziati dell'ultima ora per cercare di trovare un accordo fra creditori e Grecia che permetta di sventare lo scenario dell’uscita del Paese dalla zona euro. Nella notte intanto Atene ha reso noto ufficialmente di non aver pagato la maxi rata da 1,56 miliardi al Fondo monetario internazionale. Questo le impedirà di ottenere nuovi finanziamenti dall'istituzione e di avere accesso più in generale al mercato del debito, anche sulle brevissime scadenze.
Ieri sera intanto, Fitch ha ulteriormente abbassato il rating sul profilo sovrano della Grecia a CC da CCC. In un comunicato gli analisti dell’agenzia hanno spiegato di vedere ora “un default sul debito governativo detenuto dai creditori privati come probabile”. Questa mattina il ministro delle finanze francese Michel Sapin ha spiegato di sperare in un accordo con la Grecia prima del referendum di domenica.
A Milano salgono le banche. Tiene il settore del lusso. Ancora una fase di debolezza per Fca.
Asia e New York in salita
Seduta positiva per l’Asia che ha seguito l’andamento di Wall Street. Gli indici di Borsa americani hanno riguadagnato leggermente terreno ieri nonostante le continue incertezze e tensioni sulla Grecia. Il recupero non ha però cancellato le flessioni della seduta precedente, che hanno lasciato lo S&P 500 in ribasso per il mese e per il secondo trimestre. Il calo di giugno, -2,1%, è stato il peggiore da gennaio. Nel trimestre il settore delle utility è stato il più colpito, con un calo del 6%. Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo grazie alla ritrovata fiducia delle grandi industrie giapponesi (l’indice Tankan di giugno è arrivato +15 da +12). Alla fine della seduta, il paniere Nikkei dei titoli guida ha guadagnato lo 0,46%. Il più ampio Topix ha chiuso in rialzo dello 0,37%.
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