In Borsa vincono i prudenti

Le piazze del Vecchio continente sono senza direzione in attesa del nuovo incontro fra la Grecia e l’Eurogruppo per parlare del debito ellenico. A Milano provano a svegliarsi i bancari. In salita Fca. L’Asia mostra un po’ di ottimismo. New York preferisce la cautela.

Marco Caprotti 07/07/2015 | 09:39
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Apertura timida per le Borse europee. Gli investitori sono in attesa dell'Eurogruppo di oggi in cui la Grecia dovrebbe presentare la nuova proposta per trovare un accordo sul debito dopo il referendum con cui il paese ha detto no alle richieste dei creditori e che potrebbe e portare il paese fuori dalla moneta unica.

A Milano tentano il rimbalzo le banche. Ancora acquisti su Fca (che anche ieri si era difesa bene dai ribassi) e, in generale, sui titoli della moda. Il crollo del petrolio, che ieri a New York ha perso il 7,7% a 52,53 dollari al barile ai minimi da aprile (stamattina risale leggermente dello 0,8%), deprime i petroliferi.

Asia su, New York giù
Seduta positiva per l’Asia che si è messa al traino del Giappone. La Borsa di Tokyo ha recuperato prontamente dopo il ribasso di lunedì legato ai timori dell'esito del referendum in Grecia. La piazza asiatica ha guardato oggi al bicchiere mezzo pieno del nuovo negoziato che si aprirà a Bruxelles tra il paese ellenico e i partner europei. L’indice Nikkei è salito dell’1,3%. Il Topix, che misura tutto il listino principale, ha guadagnato l’1,04%.

Le piazze orientali questa volta non hanno guardato Wall Street, dove la seduta di ieri è finita in leggero calo all'indomani del referendum in Grecia. Il rischio “Grexit” resta all'orizzonte. In generale comunque c’è la convinzione che l'azionario resisterebbe in modo migliore rispetto a quanto visto nel 2011 e 2012, quando i timori di bancarotta della Grecia sollevarono le paure per la stabilità finanziaria di paesi come Spagna e Portogallo. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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