Le Borse ci provano nonostante tutto

Europa positiva, ma sulla seduta pesano i dubbi legati al debito greco e il crollo delle piazze cinesi. A Milano salgono l’oil e le banche. New York chiude con il segno più la giornata difficile di ieri. 

Marco Caprotti 08/07/2015 | 09:51
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Tentativo di rimbalzo per le Borse europee. Dopo il -4% dell'Eurostoxx e il -6,8% di Milano nelle prime due sedute settimanali, i listini azionari mostrano voglia di rivalsa in avvio di giornata. Il tonfo delle Borse asiatiche e il conto alla rovescia sul dossier Atene, con il piano atteso per venerdì (e il summit decisivo fissato per domenica), non sembrano comunque lasciar spazio a entusiasmi duraturi. I riacquisti su bancari e petroliferi favoriscono la ripresa degli indici.  Piazza Affari sale guidata da Saipem e da Mps. Nel comparto oil, bene Tenaris ed Eni. Dal fronte macro europeo sono attesi i dati sui prezzi delle case nel Regno Unito.

Crolla la Cina
A Oriente, intanto, non si arresta l'ondata di panico che ha travolto le Borse cinesi. Per mettere un freno a quella che si sta dimostrando essere lo scoppio di una vera e propria bolla, le autorità cinesi hanno sospeso un quarto dei titoli nel mercato. Dal 12 giugno sono stati bruciati almeno 3mila miliardi di capitalizzazione. La Borsa di Tokyo chiude la giornata in deciso calo. Le azioni sono state trascinate al ribasso dalla debacle dei mercati cinesi. L'indice Nikkei ha perso il 3,1%. La perdita percentuale registrata dalla piazza nipponica è la più ampia dal 14 marzo del 2014.

In America gli indici di Wall Street hanno invertito rotta chiudendo la giornata di ieri in territorio positivo. Condizionato dalla crisi greca e da quella in corso sull'azionario cinese, l'S&P 500 nel durante si era portato sotto un importante livello tecnico per la prima volta dal 20 ottobre scorso (la media mobile a 200 giorni pari a 2.055,27 punti) per poi risollevarsi. Secondo i trader, a muovere l'azionario Usa sono state le trattative in corso tra Atene e i creditori. Oggi gli investitori aspetteranno i verbali dell’ultima riunione del Fomc (il braccio operativo della banca centrale Usa). L’attenzione è anche per il discorso del presidente della Federal Reserve di San Francisco, John Williams, da cui gli operatori sperano di avare indicazioni sulla tempistica del prossimo rialzo dei tassi Usa. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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